Influenza: primo caso scoperto a Parma, colpirà 6 milioni di persone

Con l'arrivo dei primi freddi, ecco avvicinarsi l'incubo influenza.

Influenza: primo caso scoperto a Parma, colpirà 6 milioni di persone
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Influenza 2019: primo caso scoperto a Parma, colpirà 6 milioni di persone. Con l’arrivo dei primi freddi, ecco avvicinarsi l’incubo influenza. Il consiglio è sempre lo stesso: occorre vaccinarsi per tempo.

Influenza 2019: isolato il primo caso

Con i primi freddi, si avvicina l’incubo influenza. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, le aspettative parlano di 6 milioni di italiani a letto. A Parma è stato isolato in questi giorni il primo virus dell’influenza stagionale in Italia in una bimba di sei anni.

Un anticipo della classica epidemia che generalmente colpisce verso Natale? È presto per dirlo. L’influenza, si ricorda, si distingue dalle altre forme para-influenzali quando insorge una febbre superiore ai 38 gradi, vi sono i classici sintomi sistemici (come i dolori muscolari) e respiratorio (mal di gola, tosse). Con molta probabilità i virus in circolazione quest’anno saranno quattro: due di tipo A (si chiamano A-H1N1 e A-H3N2) e due di tipo B (B Colorado e B Phuket).

La vaccinazione

Per contrastare l’influenza e mitigarne gli effetti occorre sottoporsi a vaccinazione, consigliata in particolar modo ai soggetti più fragili. La vaccinazione gratuita spetta agli anziani di età pari o superiore ai 65 anni, alle persone ad alto rischio di complicanze e alle donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza. Per prevenire l’influenza esiste una vaccinazione specifica. La protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di alcuni mesi, poi tende a declinare. I programmi vaccinali abitualmente partono intorno alla metà di ottobre e poichè i ceppi in circolazione sono ogni anno diversi, è utile ripetere la vaccinazione all’inizio di ogni stagione influenzale.

Come curarla e (possibilmente) prevenirla

In generale il trattamento dell’influenza consiste semplicemente in un periodo di riposo a letto e nell’assunzione di liquidi utili a reintegrare quelli che abbiamo perso a causa delle alte temperature e della sudorazione che caratterizzano la patologia. Il ricorso ai farmaci va limitato all’uso di analgesici (si utilizzano per diminuire i dolori muscolari e scheletrici) o antipiretici che servono ad abbassare la temperatura. Gli antibiotici? Non hanno effetto sui virus influenzali; vanno utilizzati solo su indicazione medica quando può esserci infezione di tipo batterico. E per prevenirla? Basta seguire dei semplici accorgimenti: evitare di toccarsi spesso naso, occhi e bocca perché sono vie privilegiate di accesso dei microbi nel nostro corpo. E’ importante disinfettare e far cambiare l’aria condivisa nell’ambiente con chi ha l’infezione influenzale in atto. Per prevenire il contagio è, inoltre, opportuno evitare il contatto con le persone contagiate e lavarsi le mani.

Per tutte le informazioni è possibile rivolgersi alla propria ASL di competenza:

 

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