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In garage teneva kalashnikov, fucili, pistole e bombe fatte in casa: arrestato

Fermato un 55enne a Cologno Monzese.

In garage teneva kalashnikov, fucili, pistole  e bombe fatte in casa: arrestato
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Un kalashnikov, un fucile a pompa e  uno a  canna mozze, oltre a un revolver e  una colt semiautomatica. E poi  circa 700 munizioni di vario diametro,  diverse pettorine contraffatte dei Carabinieri e dell’ufficio postale, maschere in lattice e anche delle bombe fatte in casa.
E' l'arsenale ritrovato dai Carabinieri nel garage di un uomo di 55 anni fermato a Cologno Monzese.

Un arsenale in garage

Una lunga indagine si è conclusa ieri, mercoledì 24 marzo 2021,  a Cologno Monzese  quando i carabinieri della Sezione Operativa del Norm  della Compagnia di Chiari, nel Bresciano, hanno eseguito l’arresto di un uomo italiano di origini calabresi classe 1964 e residente a Castrezzato (sempre in provincia di Brescia). Il soggetto era già da tempo tenuto d'occhio dai militari, che sono stati condotti fino a Cologno Monzese, città dove quest’ultimo aveva concentrato le sue recenti attività illecite. All’arresto sono seguite le perquisizioni di rito all’interno dell’abitazione del catturato, dove sono stati rinvenuti qualche grimaldello, dei motorini di avviamento per automobili e qualche apparecchio disturbatore delle frequenze radio, tutto materiale compatibile con i reati per cui si stava procedendo.

L'ispezione

I militari si sono concentrati anche sull’ispezione di due garage nella disponibilità dell’arrestato, poco distanti dalla sua abitazione. Appena aperta la basculante di uno dei due si è svelato agli occhi dei carabinieri un vero e proprio arsenale. Erano custoditi con cura meticolosa un kalashnikov, un fucile a pompa e  una a canna mozze, oltre a  un revolver e  una colt semiautomatica. Le armi sono state trovate tutte oleate e pronte all’utilizzo, insieme a circa 700 munizioni di vario diametro, utilizzate per la loro alimentazione. Insieme alle armi la perquisizione ha fatto emergere diverse pettorine contraffatte dei Carabinieri e dell’ufficio postale, maschere in lattice e altra apparecchiatura per la distorsione dei segnali radio. All'esito della perquisizione sono stati rinvenuti anche degli ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale. Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

Ora un nuovo filone di indagini proseguirà per capire se lo scoperchiamento di questo vaso di Pandora sia in grado di ricondurre a  una serie di rapine avvenute nel territorio lombardo tra le provincie di Milano, Bergamo e Brescia negli ultimi mesi.

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