In casa aveva una serra con 97 piante di marija
A insospettire i militari della Compagnia di San Donato Milanese è stato l’odore che proveniva dal suo appartamento al settimo piano di un condominio. Un «profumo» acre e facilmente riconoscibile: marijuana. Certo non si sarebbero mai aspettati di trovare la sua residenza completamente trasformata in una serra.
E’ accusato di detenzione ai fini di spaccio il 27enne italiano che si era lanciato in una nuova attività, coltivare droga. I carabinieri hanno pedinato a lungo l’uomo, insospettiti dal continuo via vai dalla sua abitazione, e alla fine sono intervenuti. Hanno fatto irruzione nell’appartamento e si sono trovati davanti una giungla.
Infatti all’interno dell’appartamento il 27enne teneva ben 96 piante di cannabis in piena infiorescenza, collocate in tre stanze fornite di impianto di areazione e di illuminazione artificiale per permetterne la crescita. La casa non era solo una serra, ma anche il luogo in cui il ragazzo confezionava le dosi. Un quarto locale, infatti, era stato adibito ad essiccatoio delle foglie di marija. All’interno, inoltre, i militari hanno trovato 1,2 chilogrammi di marijuana pronti a essere smerciati.
Persino il bagno era utilizzato per la coltivazione delle piante: all’interno, infatti, venivano conservati i fertilizzanti e gli attrezzi da giardino che il ragazzo utilizzava per coltivare la sua piantagione.
Come se non bastasse, durante la perquisizione più approfondita della «serra-appartamento» i carabinieri hanno rinvenuto anche 2.600 euro in contanti (frutto della vendita dello stupefacente) e tutto l’occorrente per la pesatura e il confezionamento delle dosi da vendere agli acquirenti.