Il "valzer" delle residenze agli extracomunitari: due casi in Tribunale
I procedimenti che interessano Cologno Monzese e Vimodrone: uno appena aperto, l'altro invece fresco di conclusione
Due casi (e altrettanti procedimenti legali) che affondano le radici nello stesso "terreno": la negata iscrizione all’Anagrafe dei Comuni di cittadini extracomunitari che però non hanno formalmente titoli per soggiornare in Italia, ma "solo" una relazione sentimentale con un italiano sotto lo stesso tetto.
Se una vicenda, incentrata su Cologno Monzese, è solo all’inizio, l’altra, invece, a Vimodrone, si accinge a terminare, grazie a un accordo tra le parti.
Il procedimento a Cologno Monzese
L’Amministrazione guidata dal sindaco Stefano Zanelli si è costituita in giudizio dopo un ricorso presentato al Tribunale di Monza da un coppia colognese, lui italiano, lei giapponese, che si è vista rigettare la richiesta di iscrizione del contratto di convivenza e l’inserimento della donna di origini asiatiche nello stato di famiglia del partner convivente.
Questo perché lei è sprovvista di un titolo che legittimi la sua permanenza stabile in Italia. Nessun rischio che dietro possa esserci qualche tentativo di aggirare in maniera fraudolenta la normativa, visto che entrambi sono professionisti stimati e conosciuti a livello internazionale. L’udienza è stata fissata per il 30 gennaio 2025.
Così il sindaco Stefano Zanelli:
Dietro il mancato nulla osta non c’è una volontà politica, ci mancherebbe Gli uffici, prima di prendere una decisione in merito, hanno chiesto anche un parere alla Prefettura, che ha confermato come, allo stato attuale, non ci siano le condizioni per procedere con l’iscrizione.
Nessuno mette in dubbio la convivenza, che non è oggetto di discussione. Al momento il Comune non ha la possibilità di agire fino a quando il giudice non si sarà espresso. Se dovesse esprimersi a favore dei ricorrenti, provvederemo a registrare".
L'ingarbugliata vicenda di Vimodrone
Più ingarbugliata la vicenda che invece ha visto fronteggiarsi il Comune di Vimodrone e un’altra coppia. In questo caso, però, a parti invertite: lei è italiana, lui invece è di nazionalità egiziana. Esattamente un anno fa, con un’ordinanza, il Tribunale civile di Monza aveva accolto il ricorso del ricorrente, imponendo al Municipio l’iscrizione all’Anagrafe del convivente anche se sprovvisto di permesso di soggiorno.
A seguito di impugnazione della decisione da parte dell’Amministrazione guidata dal sindaco Dario Veneroni, la situazione si era ribaltata, con una sentenza che aveva condannato la controparte a pagare le spese legali intraprese dall’ente.
Nei giorni scorsi la Giunta vimodronese ha accolto una proposta d’accordo avanzata dai ricorrenti, che erano pronti a trascinare il Municipio in Corte d’appello. Ma di fatto è venuto meno il nocciolo della questione.
Questo matrimonio s'ha da fare
A ottobre 2024, infatti, l’italiana e il nordafricano si sono sposati. Inoltre l’uomo ha ottenuto il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi familiari, che di fatto gli ha aperto la strada alla tanto desiderata e inseguita iscrizione all’Anagrafe della popolazione residente. Così l'Esecutivo:
L'accordo pone fine definitivamente al contenzioso pendente, eliminando l’alea dell’ulteriore giudizio. Anche se può ritenersi non probabile l’ipotesi di un suo accoglimento, rimarrebbe comunque sempre un minimo rischio
Da qui la rinuncia al ricorso in Corte d’appello, impegnandosi a versare al Comune 1.300 euro e altre spese forfettarie. E vissero tutti felici e contenti.
E chissà che anche i colognesi, alla fine, non decidano di optare per i fiori d’arancio.