Il questore di Milano chiude la discoteca di Vimodrone: lavori non regolari, risse e mancanza di permessi
Le prime segnalazioni sull'attività del Mala Vida ad aprile. A inizio dicembre una rissa con sparatoria (a salve) mentre nel locale c'erano oltre 300 persone
A mettere la parola fine alla discoteca abusiva di Vimodrone ci ha pensato il questore di Milano Giuseppe Petronzi che ha firmato un provvedimento per la cessazione dell'attività del club "Mala Vida" di via dell'Artigianato 18. Un provvedimento che fa seguito anche agli atti adottati dal Comune di Vimodrone e non rispettati dal titolare dell'attività.
Il provvedimento del questore di Milano
Il questore di Milano, nell'ambito dell'attività di prevenzione, controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici milanesi svolta dalle Forze dell’ordine per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’art. 100 del Tulps, ha decretato la cessazione dell’attività non autorizzata da parte dell’’Associazione culturale denominata “Mala Vida”, che ha sede in via dell’Artigianato 18 a Vimodrone. Venerdì i militari della Stazione Carabinieri di Vimodrone hanno notificato il provvedimento al responsabile dell’associazione.
Le prime segnalazioni ad aprile
Lo scorso aprile, dopo la denuncia di un residente della zona che segnalava il disturbo alla quiete pubblica per un evento musicale presso un capannone, gli agenti della Polizia Locale di Vimodrone avevano effettuato un controllo nei pressi dell’attività, accertando che sul posto la sera precedente c’erano stati dei festeggiamenti con un notevole numero di partecipanti.
Lo scorso giugno invece, i Carabinieri, unitamente al responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Vimodrone, avevano effettuato un secondo sopralluogo accertando che erano stati eseguiti lavori senza le dovute autorizzazioni: nella circostanza è stato ordinato al responsabile dell’associazione di sospendere i lavori che, tuttavia, li ha continuati abusivamente per la realizzazione del locale ad uso discoteca dove, in più occasioni, hanno avuto luogo spettacoli e serate musicali cui hanno partecipato centinaia di persone.
La rissa di inizio dicembre
A inizio dicembre i Carabinieri sono intervenuti nel capannone perché erano stati segnalati colpi d’arma da fuoco: sul posto i militari hanno rinvenuto 9 bossoli di pistola a salve e hanno, quindi, accertato come all’interno della struttura si fosse verificata una rissa continuata nel cortile con efferata violenza. Alcune ore dopo, inoltre, i militari hanno effettuato un intervento presso la fermata M2 Cascina Burrona per una rissa tra una cinquantina di persone di origine sudamericana che aveva provocato danneggiamenti di parti di vetro dei tornelli e della banchina: i Carabinieri si sono recati presso l’ospedale di Cernusco sul Naviglio dove c’erano due feriti che han riferito di aver trascorso la serata con 300 persone nell’immobile di Vimodrone e di essere stati aggrediti per una rapina subita appena lasciato il locale. I due sono stati poi dimessi con prognosi di 3 e 8 giorni.