Il Presepe dei Pastur eredità da sei generazioni
Realizzato per la prima volta nel 1938 era diventata un'attrazione persino per gli ufficiali nazisti durante la Seconda guerra mondiale.
Una meraviglia artistica e tecnologica realizzata nel 1938. Il Presepe dei Pastur è una meraviglia della tradizione vignatese degna di essere ammirata.
La meraviglia del Presepe dei Pastur
Era il Natale del 1938 quando Giovanni Rencurosi, capostipite della famiglia, decise di realizzare l'opera insieme alla sua famiglia. L'intenzione era quella di ricreare una Natività dove i personaggi fossero rappresentazione delle attività che venivano svolte nella loro azienda agricola. Fu esposto per la prima volta nella loro corte, la Curt di Pastur (i Rencurosi erano inizialmente pastori stanziatisi a Vignate dopo anni di transumanza dalla Bergamasca). L'eccezionalità dell'opera stava non solo nelle figure completamente realizzate a mano, vestiti compresi, così come nelle casette e nell'ambientazione montana. La vera eccezionalità stava nell'essere uno dei primi presepi "tecnologicamente avanzati". Grazie a un sistema di cinghie, catene e riduzioni, infatti, tutti i figuranti si muovevano all'unisono.
Dai tedeschi alla mostra parrocchiale
Un presepe talmente bello e innovativo che persino gli alti ufficiali tedeschi in tempo di Guerra facevano la fila per vederlo. I nazisti costrinsero i Rencurosi ad allestirlo presso il comando della contraerea di Premenugo e i militari che arrivavano dalla Germania già sapevano della Natività la cui fama aveva raggiunto il Terzo Reich. Con il passare delle epoche il presepe è stato visitabile poche volte, con lunghe pause durate anche vent'anni. Attualmente lo si può ammirare (sino all'Epifania) presso il centro parrocchiale di via Vittorio Veneto a Vignate.
Il racconto completo del presepe, di come sia stato realizzato e delle vicissitudini che hanno coinvolto la famiglia Rencurosi potete trovarlo sul giornale in edicola e nella versione online per Pc, smartphone e tablet.