Il patto di Avis, Croce Bianca, Aido e Avo

Il patto di Avis, Croce Bianca, Aido e Avo
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Una serata dal grande significato, non solo per ricordare pagine importanti dell’associazionismo cittadino, ma anche per aprire una nuova sinergia tra quattro realtà strettamente legate l’una all’altra, ovvero Avis, Aido, Avo e Croce Bianca.

Le delegazioni delle quattro realtà di volontariato, che raggruppano centinaia di persone, si sono riunite nella sala del Consiglio di Avis in via Buonarroti (negli spazi della nuova casa delle associazioni) per rinnovare i reciproci impegni presi con il Protocollo del 9 maggio, documento firmato nel 2006 durante la Festa delle culture in cui si impegnano a collaborare per programmare le attività in progetti condivisi, promuovendo anche attività di informazione relazioni amichevoli.

Inoltre nel patto viene tracciato un identikit del volontario che deve essere in primis un «operatore di pace», mosso da uno spirito di impegno concreto, disinteressato e costante, «porgendo al prossimo un aiuto effettivo, efficace e gratuito». Valori che l’indimenticato presidente di Avis Flavio Sirtori ha sempre incarnato. Proprio a lui è stata dedicata la sala del Consiglio avisino: nel corso della serata il presidente Carlo Assi insieme alla moglie e al figlio di Sirtori hanno inaugurato la targa che sancisce ufficialmente questo passaggio.

Ma non è stato l’unico momento formale visto che ci sono state altre due inaugurazioni. Alla parete della sala è stato anche ben affissa una copia del Protocollo del 9 maggio, oltre al quadro del Gelso d’oro, la massima onorificenza cernuschese conferita ad Avis in occasione dell’ultima Fiera di San Giuseppe.

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