Il Molgora è esondato: Melzo e Liscate allagate dal fango
Drammatica la situazione dell'area industriale, travolta da un fiume di fango nel corso della notte
Nella tarda sera di ieri il torrente Molgora ha superato gli argini in via Da Vinci ed ha esondato andando a creare un fiume di fango che ha travolto la zona residenziale e l'area industriale tra Melzo e Liscate. Dalle 23 di ieri Protezione civile, Carabinieri, aziende degli spurghi e Polizie Locali lavorano alacremente per cercare di svuotare dall'acqua aziende e piazzali. La situazione è drammatica come racconta questo breve video.
Liscate sott'acqua
Alle 7 di questa mattina, giovedì 16 maggio 2024, persino il piazzale del supermercato Galassia si era trasformato in un lago di fango. L'acqua è penetrata all'interno del punto vendita, allagando i corridoi. A poco sono serviti i sacchi di sabbia posizionati di fronte alle porte, non riuscendo a reggere l'impatto con l'acqua.
Il sottopasso pedonale di collegamento tra la zona industriale e il paese è completamente allagato e ha fatto da sifone permettendo al fiume di fango di superare la Rivoltana entrando anche nelle vie principali e raggiungendo via Roma.
la situazione più drammatica, però, è quella delle aziende: interi piazzali sono stati ricoperti dal fango e le idrovore lavorano a ritmo serrato per cercare di svuotare il più possibile i capannoni e ridurre i danni. Che restano ingenti.
Stato di calamità naturale
Sul posto insieme all'ufficio tecnico il sindaco di Liscate Lorenzo Fucci, che ha seguito l'andamento della piena sin dalla tarda serata di mercoledì 15 maggio. E non si è nascosto sul disastro che ha colpito il suo Comune:
Mi sono già interfacciato con gli altri sindaci colpiti, in particolare Bellinzago e Gessate, per avanzare la richiesta dello stato di calamità naturale. Il disastro è arrivato in serata quando un fiume d'acqua ci ha invaso provenendo da Melzo. Non si poteva arginare e tutt'ora si fa fatica a far calare il livello dell'acqua. Fortunatamente in paese avevamo fatto lavori alle condutture fognarie e agli scarichi delle rogge, altrimenti avremmo rischiato una situazione ben peggiore.
A Melzo via Da Vinci allagata
Il Molgora ha lasciato una scia di danni anche a Melzo. A nord della ferrovia, infatti, il torrente ha esondato nei campi che, però, non sono riusciti a contenere la mole d'acqua che si è riversata nelle cascine e nelle villette che sorgono ai margini della pista ciclabile di collegamento con Vignate.
Intorno alle 20, inoltre, la forza della Molgora era diventata tale che l'acqua ha superato gli argini all'altezza del civico 24 di via Da Vinci invadendo i giardini, le case, le cantine e poi riversandosi in strada. Questa mattina restano i segni del fango trasportato dal torrente, la rabbia e la disperazione dei cittadini:
Era 40 anni che il Molgora non esondava in questo punto e con questa forza. Nonostante i lavori di innalzamento degli argini, elevati di oltre 50 centimetri rispetto alla conformazione originale, la portata era tale che acqua e fango si sono riversate nelle case.
La quantità di interventi che hanno richiesto la presenza dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile è tale che ci sono famiglie che ancora attendono soccorsi per poter svuotare le cantine e fare la conta dei danni. Sicuramente ingenti.
Una massa d'acqua così enorme non si era mai vista in cent'anni. Dovremo farci l'abitudine, perché il clima è drasticamente peggiorato. Andrebbero poi puliti i fiumi, senza attendere che accadono calamità.