Lutto a scuola

Il Machiavelli ricorda il professor Sacchi

Il professor Davide Sacchi si è spento a 61 anni. E' stato per vent'anni docente di storia e filosofia al Machiavelli di Pioltello

Il Machiavelli ricorda il professor Sacchi
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Il Machiavelli ricorda il professor Sacchi. Davide Sacchi, docente per vent'anni del liceo di Pioltello, si è spento a 61 anni dopo aver lottato per mesi contro la malattia. Colleghi e docenti hanno affollato la chiesa parrocchiale di Millepini martedì 6 ottobre 2020, per dargli l'ultimi saluto, e sul sito Internet della scuola è nata una sezione in suo ricordo.

Il ricordo del professor Sacchi

Originario di Genova e residente a Rodano, il professor Davide Sacchi ha insegnato storia e filosofia al Machiavelli di Pioltello per quasi vent'anni. Da dicembre 2019 aveva lasciato la cattedra per affrontare la malattia che se l'è portato via nei giorni scorsi. In tanti gli hanno però voluto tributare l'ultimo saluto e la chiesa di Millepini non è bastata per accoglierli tutti. Studenti, docenti e amici hanno riempito anche il sagrato per il suo funerale. "Era un uomo di grande cultura, di interessi profondi e di straordinaria generosità - ha sottolineato la professoressa Lucia Piga, per anni sua collega - Preparato, disponibile e paziente con tutti. Aveva un carattere tranquillo che sapeva calmare e conciliare".

Le lettere degli studenti del Machiavelli

Sul sito Internet del liceo Machiavelli (QUI) sono stati riunite le tante lettere scritte in sua memoria. Colleghi sì, ma anche studenti vecchi e nuovi. Persino le sue ultime quinte hanno voluto ricordarlo. "Il famoso Panta Rei di Eraclito, tutto scorre - hanno scritto gli studenti della 5A 2019-2020 - Ce lo ha insegnato il professor Sacchi. Eppure sa prof, che forse alla fine Eraclito non è che avesse proprio ragione, perché c'è qualcosa che invece non passa, che rimarrà per sempre impresso in questa scuola e nelle nostre menti: il suo ricordo. Non buono, cattivo o severo. Un grande". A loro hanno fatto eco anche i ragazzi della 5AC dell'anno scolastico 2018-2019. "Ogni ricordo suo che riemerge inizia sempre con un sorriso, quel sorriso genuino che portava con sé ogni giorno nell'entrare in classe e che contagiava anche gli spiriti più testardi - hanno spiegato - Sapeva toccare lo spirito di tutti con il suo modo di fare. Giocondo, genuino, divertente. Emanava un’aura potente, eppure innocua e in grado di sedare ogni negatività. Ci voleva bene. Si è sempre preso cura di noi".

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