Il controllo dello spaccio regolato a colpi di fucile: tre arresti della Polizia di Stato
In manette due cittadini marocchini e un italiano: nel 2024 un "rivale" era stato ferito gravemente a colpi di fucile

Dalle loro mani passava il giro di droga del basso Milanese. Un mercato estremamente redditizio e per questo erano pronti a tutto pur di non perderne il controllo e l'egemonia. Anche a utilizzare le armi.
Tre arresti della Polizia di Stato
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lodi, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 persone, due cittadini marocchini di 30 e 39 anni e un cittadino italiano di 53 anni, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di tentato omicidio in concorso, porto abusivo di armi da fuoco e spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, per i due cittadini marocchini, pluripregiudicati, è stata disposta la custodia cautelare in carcere per tentato omicidio, porto di arma da sparo e spaccio di sostanze stupefacenti quali cocaina, eroina e hashish, mentre per un italiano di 53 anni sono stati disposti gli arresti domiciliari per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso con i due cittadini magrebini.
Le indagini partite da un colpo di fucile
Il provvedimento è il risultato delle indagini svolte dalla sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Milano a seguito del ferimento con dei colpi di fucile di un cittadino marocchino, di 48 anni, avvenuto nelle zone rurali del comune di Locate di Triulzi (MI) nel mese di maggio 2024. La ricostruzione del grave episodio delittuoso e l’individuazione degli autori è stata effettuata dagli investigatori attraverso l’incrocio dei dati ricavati da complesse attività tecniche, dal monitoraggio dei tabulati di traffico telefonici e dall’analisi del contenuto dei telefoni cellulari in uso.
Controllavano lo spaccio nel Sud est milanese
L’articolata attività investigativa ha permesso di individuare i presunti autori del fatto, acquisendo gravi indizi di reità a loro carico in ordine alla responsabilità per il tentato omicidio in questione, agguato legato indissolubilmente al controllo delle attività organizzate di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti nelle zone rurali del Sud est milanese.
Durante l’attività di indagine è emersa la figura del cittadino italiano favoreggiatore il quale, oltre ad acquistare la sostanza stupefacente dai due marocchini autori della sparatoria, per poi rivenderla a terzi, è risultato essere “uomo a disposizione” della coppia nella gestione dell’attività di spaccio.