È stato identificato uno dei due giovani che, nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 ottobre, avevano imbrattato il muro esterno della ciclostazione di Melzo, la struttura a servizio del passante ferroviario situata nel parcheggio a nord dei binari. Un gesto tanto più odioso soprattutto pensando a chi anima tale servizio, ovvero i ragazzi della Cooperativa Il Germoglio di Cassina de’ Pecchi, una realtà che si occupa di persone fragili e con disabilità.
Identificato un 19enne
Si tratta di un melzese classe 2006, che sarà deferito all’autorità giudiziaria. Per lui, come per il complice ancora da individuare, verrà inoltre addebitato il costo dei danni causati.
L’indagine, condotta dalla Polizia Locale di Melzo, è partita immediatamente dopo la segnalazione arrivata dai gestori della struttura che lunedì mattina avevano trovato il muro imbrattato.
“Beccato” grazie alle telecamere
Decisivo, ancora una volta, è stato il sistema di videosorveglianza cittadino, che ha ripreso interamente la bravata dei due giovani: l’arrivo in monopattino, la sosta sulle panchine e l’atto vandalico vero e proprio.
Gli agenti, coordinati dal comandante Ugo Folchini, hanno ricostruito a ritroso i movimenti dei ragazzi, seguendone i percorsi attraverso le diverse telecamere fino a risalire alla zona di residenza di uno di loro. Da lì è scattata la parte più tradizionale dell’indagine: il confronto tra le immagini digitali della videosorveglianza e quelle dei residenti della zona, che ha consentito di identificare il giovane melzese.
Le indagini proseguono ora per individuare anche il secondo autore del gesto.
Il comandante Folchini ha sottolineato l’importanza del rinnovato sistema di videosorveglianza comunale, potenziato negli ultimi mesi con nuove telecamere nei punti più sensibili della città. Un investimento che continua a dare risultati concreti nella prevenzione e repressione di episodi di vandalismo e inciviltà.