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Ha violato il Daspo: sei mesi ai domiciliari per il capo Ultras nerazzurro di Pioltello

I Carabinieri hanno notificato la misura di custodia cautelare al 47enne Andrea Beretta originario di Cernusco sul Naviglio.

Ha violato il Daspo: sei mesi ai domiciliari per il capo Ultras nerazzurro di Pioltello
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Per almeno sei mesi dovrà restarsene nella sua casa a Pioltello. Martedì 20 dicembre 2022 i Carabinieri della Stazione di via Morvillo hanno notificato il provvedimento di custodia cautelare al 47enne Andrea Beretta, storico leader della Curva Nord originario di Cernusco sul Naviglio.

Ultras nerazzurro ai domiciliari

Dovrà scontare sei mesi agli arresti domiciliari per il mancato rispetto del Daspo che si era meritato in seguito agli scontri avvenuti prima del match tra Inter e Roma del 26 febbraio 2017. Un provvedimento che più volte non avrebbe rispettato e che ha portato all'aggravamento della misura sino ad arrivare alla privazione della libertà personale. Nel mirino, infatti, sarebbe finita anche l'ennesima violazione registrata in occasione della partita tra Inter e Parma dell'ottobre 2019: in quel contesto Beretta era stato riconosciuto e segnalato dalle Forze dell'ordine.

"Pericolosità sociale"

A novembre era già stata disposta nei suoi confronti la misura della sorveglianza speciale di un anno e mezzo per la sua "grave pericolosità sociale" e per gli svariati precedenti a suo carico. Un curriculum criminale di tutto rispetto che annovera tra le altre cose anche furto, rapina, sequestro di persona, droga, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Il tutto richiamato dai magistrati che hanno firmato il decreto.

Tra gli ultimi episodi c'è anche quello del febbraio scorso quando Beretta fu accusato di aver minacciato e pestato un ambulante fuori dallo Stadio di San Siro con l'aggravante, secondo i magistrati, di averlo fatto perché napoletano. L'avvocato difensore, Mirko Perlino, aveva spiegato come si fosse trattato di una risposta (violenta) a delle situazioni di curva che avevano visto vittima un tifoso con disabilità che, a detta dell'accusato, si era rivolto ai capi Ultras a seguito di aggressioni e ricatti subiti proprio dall'ambulante.

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