Il caso

Giovanni Sgroi, il sindaco-chirurgo accusato di violenze sessuali: "Se vieni qui tutte le sere, ti massaggio io"

Il primo cittadino di Rivolta d'Adda era già stato segnalato per comportamenti simili 15 anni fa, ma il caso fu archiviato

Giovanni Sgroi, il sindaco-chirurgo accusato di violenze sessuali: "Se vieni qui tutte le sere, ti massaggio io"
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Giovanni Sgroi arrestato per violenze sessuali sulle pazienti: il chirurgo e sindaco di Rivolta d’Adda era già stato segnalato per comportamenti simili 15 anni fa, ma allora il caso fu archiviato.

Giovanni Sgroi, arrestato per violenza sessuale su 4 pazienti

Quando Giovanni Sgroi è stato arrestato con l’accusa di aver violentato quattro pazienti, in molti si saranno chiesti se esistessero segnali pregressi che avrebbero potuto far presagire quanto accaduto. La risposta è sì. Una prima denuncia contro il medico, oggi chirurgo e sindaco di Rivolta d’Adda, risale infatti al 2010. All’epoca, una donna si rivolse alla polizia dopo una visita medica che lei descrisse come traumatica.

Il racconto della paziente

Come riporta Dagospia, la 44enne, che si era rivolta a un centro specialistico di Pozzuolo Martesana per un intervento di riduzione gastrica, raccontò di essere stata toccata nelle parti intime da Sgroi durante una visita. Il medico, secondo la sua denuncia, avrebbe massaggiato l’addome “per parecchi minuti” senza guanti, spingendosi ben oltre quanto necessario per un controllo clinico.

Non sapevo più come liberarmi - dichiarò allora la 44enne - e ho tentato di farlo desistere parlandogli di mia figlia e di mio marito, ma non ho ottenuto alcun effetto".

Durante l’episodio, il medico avrebbe mantenuto un’espressione soddisfatta, “sorridendo sarcasticamente”, sempre secondo la ricostruzione della donna.

"Ti massaggio io"

Non solo il contatto fisico: la denuncia del 2010 parla anche di battute e commenti dal tono esplicitamente sessuale.

“Se vieni qui tutte le sere, ti massaggio io”, le avrebbe detto Sgroi.

Il chirurgo si sarebbe spinto fino a suggerire all’allora paziente di indossare abiti più aderenti, dicendole“Adesso, visto che sei dimagrita, potrai metterti anche il body”.

Solo "incoraggiamenti"

Nel corso delle indagini, Sgroi negò ogni responsabilità. Quelle frasi, disse, erano solo “incoraggiamenti”, e mai vi sarebbe stata l’intenzione di molestare o umiliare la donna. Il pm dell’epoca concluse l’inchiesta con una richiesta di archiviazione, accolta dal giudice nel marzo 2013. La paziente, forse scoraggiata o rassegnata, decise di non opporsi.

Oggi, alla luce delle nuove accuse, ben più gravi e numerose, quella vicenda riacquista rilevanza. Il fatto che il medico fosse già stato segnalato per comportamenti simili solleva interrogativi sulla tempestività e sull’efficacia dei controlli nei confronti dei professionisti della sanità, soprattutto quando ricoprono ruoli pubblici di rilievo. Le vittime ora sarebbero almeno quattro. Ma il sospetto è che ve ne possano essere, anche delle altre.

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