Coinvolte 10 società

Gestione illecita di rifiuti: scoperto un vasto giro, 66 indagati tra loro anche un basianese e due masatesi

Tonnellate di rifiuti gestiti in modo illecito e abusivo: tra le società indagate la Cereda Ambrogio di Lurago d'Erba

Gestione illecita di rifiuti: scoperto un vasto giro, 66 indagati tra loro anche un basianese e due masatesi

Gestione illecita di rifiuti: scoperto un vasto giro in cui sono coinvolte diverse aziende. Tra loro anche la Martinelli Fratelli di Masate.

Sessantasei indagati, oltre a dieci società del territorio: una è di Masate

Nei giorni scorsi è stata notificata dal Sostituto procuratore Francesco De Tommasi la conclusione delle indagini preliminari: sono in totale 66 le persone e dieci le aziende indagate a vario titolo nell’ampia rete di illeciti scoperta dal Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri di Milano e dalla Dda di Milano.

Tra gli indagati ci sono anche Fabio Fornaro di Basiano e Mario e Pierino Martinelli di Masate.

Ci sono anche un basianese e due masatesi tra gli indagati a vario titolo per gli illeciti nella gestione dei rifiuti scoperti dal Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri di Milano e dalla Dda del capoluogo lombardo.

Il basianese è indagato anche per aver conferito, di concerto e in concorso con altri indagati in un cantiere di Mozzate quasi 1.000 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi e altri compresi materiali misti, trasformati fittiziamente in “aggregati riciclati” senza però aver effettuato le operazioni previste. Ai fratelli Martinelli e a Fornaro è stato anche contestato di aver effettuato diverse operazioni, attraverso l’allestimento dei mezzi necessari quali impianti di gestione dei rifiuti, veicoli, formulari, registri e documenti, secondo schemi imprenditoriali e con modalità illegali in cui “trasportavano, smaltivano, ricevevano, cedevano, abbandonavano in modo incontrollato e comunque gestivano clandestinamente e abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi in totale difformità dalle prescrizioni delle autorizzazioni ambientali” in capo alle società coinvolte.

Secondo la Procura della Repubblica i traffici illeciti dell’immondizia avrebbero portato alle società coinvolte ingiusti profitti, quantificabili per l’azienda masatese in oltre 170mila euro, per i fatti commessi dal gennaio 2021 al giugno 2023.

Tra le società indagate anche la Bon Metal Recuperi srl, con sede a Levate (BG); Colortex s.n.c. di Portaluppi Giandomenico & C. con sede a Calvignasco (MI); Donati Bruno srl con sede a San Giorgio su Legnano (MI); Inerti Ecoter Sga srl con sede ad Arluno (MI); Ghema srl con sede a Meda (MB); Martinelli Fratelli Società Semplice Società Agricola con sede a Masate (MI); Mastropietro Carmelo e figli srl con sede legale e operativa a Seregno (MB); La Nuova Terra srl con sede legale a Milano, sede secondaria a Vertemate con Minoprio e unità locali a Lentate sul Seveso (MB) e a Bregnano; LKG srl con sede legale a Oggiono (LC) e unità locale a Costa Masnaga (LC).

Approfondimenti sulla vicenda riguardante Masate sul numero della Gazzetta dell’Adda in edicola a partire da sabato 15 novembre 2025