Tribunale

Furto in casa del parroco, ladra a processo: la scusa della donazione con un assegno rubato

Vittima l'attuale arciprete di Carugate don Sergio Zambenetti. L'episodio nel 2022, quando ancora era a Luino

Furto in casa del parroco, ladra a processo: la scusa della donazione con un assegno rubato
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La scusa per introdursi nella casa parrocchiale era stata la volontà di fare una donazione da 500 euro, utilizzando un assegno. Peccato che quest'ultimo sia poi risultato rubato a un altro prete e dall'abitazione siano spariti un mazzo di chiavi e un telecomando.

Furto a casa del parroco, ladra 30enne a processo

Per il furto ai danni di don Sergio Zambenetti, attuale arciprete di Carugate, ma ai tempi dell'episodio ancora in servizio a Luino, a processo è finita una 30enne di origini francesi, al momento irreperibile, alla sbarra presso il Tribunale di Varese. L'udienza si è tenuta lunedì 8 gennaio 2024.

L'uso di un assegno rubato per una finta donazione

L'intrusione avvenne ad aprile 2022. L'imputata, che si era presentata alla porta di don Zambenetti, aveva chiesto una messa in suffragio per una parente, manifestando poi l'intenzione di versare un obolo. Per questo staccò e compilò un assegno da 500 euro davanti al sacerdote, che però poi si recò dai Carabinieri perché il volto della donna non gli era apparso nuovo, bensì conosciuto in paese (e non solo) per altri episodi di furto all'interno delle parrocchie.

L'imputata, però, è irreperibile

L'assegno risultò essere parte di un blocchetto rubato a un altro prete brianzolo. Ma non solo. L'arciprete, infatti, il giorno dopo si accorse che dalla sacrestia erano spariti le chiavi della sacrestia e un telecomando che azionava un allarme. In effetti un collaboratore del sacerdote si trovò in casa la donna, allontanandola prima che riuscisse a sottrarre denaro o altri oggetti di valore. La 30enne, intanto, ha fatto perdere le sue tracce. Ergo: non è ancora chiaro che fine farà il procedimento penale nei suoi confronti.

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