Carabinieri

Furti in casa e "bolidi" rubati, 11 arresti: fermata la banda che colpiva anche in provincia di Milano

L’attività trae origine da una rapina in abitazione compiuta da persone travisate ed armate di pistola, la sera dell’11 gennaio 2023 a Iseo

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Scoperto sodalizio criminale: 10 finiscono in carcere, uno ai domiciliari.

Furti in casa e "bolidi" rubati, 11 arresti: fermata la banda che colpiva anche in provincia di Milano

I carabinieri del Nucleo Investigativo Provinciale di Brescia,  coadiuvati dai colleghi di Milano e Bergamo, il 26 gennaio scorso hanno dato esecuzione a misure cautelari nei confronti di 11 persone (10 in carcere e 1 agli arresti domiciliari).

Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. di Brescia, su richiesta della Procura che concordando con indizi di colpevolezza raccolti dall’Arma, ha ritenuto i predetti presunti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di furti in abitazione e di autovetture, di autoriciclaggio, riciclaggio e ricettazione di autovetture e targhe di auto, di ricettazione e detenzione illegale di armi da fuoco con relativo munizionamento.

Refurtiva da circa 100mila euro

L’attività, come riporta Prima Brescia, trae origine da una rapina in abitazione compiuta da persone travisate ed armate di pistola, la sera dell’11 gennaio 2023 a Iseo, all’esito della quale i rapinatori si erano impossessati di denaro contante e preziosi per un valore complessivo pari a circa 100mila euro, usando violenza contro i proprietari che riportavano lesioni personali. Per la fuga, i malviventi avevano utilizzato due autovetture risultate provento di furto, alle quali erano state applicate targhe trafugate su altri autoveicoli.

I primi accertamenti svolti dal Nucleo Investigativo hanno consentito di indirizzare le indagini grazie alla localizzazione di una delle predette autovetture, una BMW serie 3 allestimento “ALPINE” che rende il veicolo particolarmente potente e veloce, provento di furto, nascosta in un garage di Rozzano.

Le successive investigazioni hanno permesso di:

  • accertare l’esistenza di un sodalizio criminale, composto da 10 persone straniere, alcune delle quali irregolari sul territorio nazionale che, utilizzando Rozzano come base logistica, anche in ragione della posizione epicentrica rispetto al Nord Italia, sarebbe dedito alla commissione di furti in abitazione e di auto di grossa cilindrata, poi utilizzate per le attività criminali, con particolare riferimento alle province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Piacenza e Reggio Emilia;
  • identificare i componenti del gruppo, accertando che gli stessi si sarebbero avvalsi dell’appoggio logistico di un ulteriore soggetto italiano residente a Rozzano, consistito nel reperimento di abitazioni e garage a lui formalmente riconducibili, per favorire la commissione dei reati garantendo nel contempo l’elusione di eventuali indagini delle FF.PP.;
  • attribuire agli indagati la verosimile commissione di 16 furti in abitazione e di 4 furti di autovetture;
  • localizzare ed arrestare lo scorso anno a Rozzano, un catturando di nazionalità albanese, destinatario di un ordine di carcerazione per un cumulo di pena di anni 13 di reclusione, ancora da espiare.

Scatta l'arresto

Sono stati individuati e tratti in arresto 6 cittadini stranieri e il cittadino italiano; gli altri destinatari della misura si trovano verosimilmente all’estero e sono attivamente ricercati; sono state condotte numerose perquisizioni che hanno consentito di recuperare: materiale da scasso sofisticato (piedi di porco, martelli, mazzette da muratore e flessibili); 4 autovetture di grossa cilindrata e 4 pistole, provento di furto, utilizzate dai malviventi per la commissione dei delitti in argomento; refurtiva varia.

Infine sono in corso ulteriori indagini al fine di valutare l’eventuale responsabilità dei predetti in ordine a furti e rapine in abitazione commesse nei mesi passati nella provincia di Brescia ed in altre province del nord Italia con analoghe modalità esecutive. La responsabilità penale degli indagati sarà comunque accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.

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