“MISSING CARS”

Furti d’auto nel sud Milano: sei arresti dei Carabinieri

Tra gli indagati anche un cernuschese. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto, ricettazione e riciclaggio di auto

Furti d’auto nel sud Milano: sei arresti dei Carabinieri

Una banda specializzata in furti d’auto che si occupava del “business” dall’A alla zeta: c’era chi rubava le auto, chi le portava nelle varie basi, chi smontava le targhe e metteva quelle rubate ecc.

L’operazione “Missing cars” della Sezione Operativa del Norm della Compagnia dei Carabinieri di Corsico, supportati dalle articolazioni locali dell’Arma, ha portato all’arresto di sei persone e ad altre 13 è stata notificata l’informazione di garanzia. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto, ricettazione e riciclaggio di auto.

Almeno 33 i furti

Dalla fine di settembre 2022 a dicembre 2024, tra Milano, Corsico, Cesano e Trezzano, sono stati documentati complessivamente 33 furti e 20 episodi di ricettazione o riciclaggio, realizzando, a riscontro delle investigazioni, tre arresti in flagranza di reato.

Tra gli indagati un cernuschese

In manette sono finiti Mario Paglione, 63 anni, Sergio Concetto Longo, detto “Ciccio“, 61 anni, Osvaldo Spalenza, detto “Baldo“, 62 anni di Albairate, Alessandro “Sandrino“ Pingitore, 51 anni di Milano, Carmine Cacace, 57 anni, di Spino d’Adda e Salvatore Cacace, 26 anni, di Arcene (Bg). Gli indagati sono residenti tra Cesano, Milano, Trezzano, Cernusco sul Naviglio, Buccinasco, Corsico e Sesto San Giovanni.

Nella bufera anche un componente della Polizia Locale di Cesano

L’informazione di garanzia è stata notificata ad altri 13 soggetti, di cui 3 già detenuti, a vario titolo coinvolti nella catena di reati, tra i quali un componente del Comando di polizia locale di Cesano Boscone, ritenuto, secondo le accuse, responsabile di favoreggiamento dell’associazione, nei confronti del quale, in ragione delle risultanze collezionate al domicilio di uno degli indagati, è stato estemporaneamente eseguito un ulteriore decreto di perquisizione che ha portato al sequestro di elementi che, una volta analizzati, permetteranno di delineare meglio i rapporti dell’indagato con l’associazione.