Quindi chilogrammi di hashish che avrebbero fruttato almeno 75mila euro sul mercato nero . Una pistola revolver e 6.200 euro in contanti. A finire in manette due pusher peruviani, fratello e sorella, di Cologno Monzese beccati a spacciare nel cuore di Milano.
Spacciavano droga nel cuore di Milano
La Polizia di Stato di Milano, nell’ambito dei servizi mirati al contrasto degli stupefacenti, ha arrestato ieri sera, giovedì 10 ottobre 2025, a Cologno Monzese due cittadini peruviani di 26 e 32 anni, trovati in possesso di un ingente quantitativo di stupefacenti e di un revolver.
Coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, l’attività svolta dagli agenti del gruppo “antispaccio” della Sesta sezione della Squadra Mobile della Questura di Milano, ha avuto origine in via Rosolino Pilo, nel cuore di Milano a pochi passi da Porta Venezia. Gli agenti in borghese hanno notato una coppia di sudamericani sospetta a bordo di una Jeep Renegade. L’autovettura ha accostato ed è salita a bordo una donna che, dopo pochi minuti, ne è scesa repentinamente.
Avendo intuito che si potesse trattare di una cessione di stupefacente, gli investigatori della Squadra Mobile hanno seguito l’auto per poi sottoporla a una perquisizione: il conducente è stato trovato in possesso di 6.200 euro oltre che di un mazzo di chiavi, mentre nulla è stato rinvenuto la donna che lo accompagnava è risultata “pulita”.
In casa a Cologno 15 chili di hashish
A seguito di accertamenti, si è risaliti all’abitazione dell’uomo, sita in viale Marche a Cologno. Appena giunti sul posto, gli agenti hanno visto uscire dal portone del condominio una donna, poi rivelatasi la sorella dell’uomo fermato, che, in possesso di un grosso borsone, ha cercato di allontanarsi. All’interno della borsa erano contenuti circa 15 kg di hashish e una pistola revolver calibro 6 mm, mentre nell’abitazione dell’uomo, in cui vive con la sorella, sono stati sequestrati ulteriori 700 euro.
Alla luce di quanto emerso, l’uomo e la sorella sono stati tratti in arresto per i reati di detenzione di stupefacenti e di armi e condotti in carcere in attesa della convalida dell’arresto.