Flash mob a Liscate per non dimenticare gli orrori dei campi di concentramento

In piazza San Francesco il sindaco Fucci e dei cittadini hanno letto le testimonianze di alcuni deportati.

Flash mob a Liscate per non dimenticare gli orrori dei campi di concentramento
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Ieri pomeriggio, domenica, anche Liscate ha voluto commemorare le vittime dei campi di concentramento con un flash mob.

Un flash mob con lettura dei brani dei deportati per riflettere

In piazza San Francesco si sono ritrovate una trentina di persone per ricordare una delle pagine più buie della storia mondiale. Il 27 gennaio di ogni anno, infatti, si celebra la Giornata della memoria per commemorare le vittime dell'Olocausto come ha spiegato la consigliera Linda Rancati. Anche Liscate, come gli altri tre comuni dell'Unione (Bellinzago Lombardo, Pozzuolo Martesana e Truccazzano), ha organizzato un momento per riflettere sugli orrori del passato leggendo dei brani scritti da deportati che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma dei lager. "È importante ricordare quanto successo, a maggior ragione alla luce dei recenti fatti di cronaca - ha detto il sindaco Lorenzo Fucci - Mi riferisco in particolare alle minacce che ha subito la senatrice a vita Liliana Segre, superstite e testimone della Shoah;  e alla notizia di ieri di una scritta  antisemita comparsa a Cuneo in Piemonte sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio della partigiana Lidia deportata Ravensbruck nel 1944. Purtroppo anche qui da noi, a livello locale, ci sono stati degli atti di teppismo che hanno portato ad usare la svastica per imbrattare un'auto: un gesto assolutamente da condannare chiunque sia stato il colpevole, giovane o adulto non fa differenza". In seguito sono state lette alcune pagine del diario della scrittrice olandese ma di origine ebraica Etty Hillesum, vittima dell'Olocausto, e di altri libri scritti da deportati come Liliana Segre e il cernuschese Roberto Camerani.

 

 

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