Fermati i "rapinatori del monopattino", hanno colpito anche nell'Adda Martesana
Hanno agito in diverse province della Lombardia e accumulato un bottino per oltre 100mila euro
Hanno messo a segno colpi anche nell'Adda Martesana e non solo visto che hanno terrorizzato buona parte della Lombardia. Ora i "rapinatori del monopattino" sono stati fermati e arrestati.
Raffica di colpi: fermati i "rapinatori sul monopattino"
A far scattare le manette intorno ai polsi sono stati i Carabinieri della Compagnia di Merate, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco.
I militari infatti hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini cileni, uno dell'87 e uno del 2000, autori di molteplici furti in abitazione ed una tentata rapina nelle province di Lecco, Como, Monza Brianza, Bergamo, Varese e Milano. I due invece, risiedono a Milano città.
Hanno colpito anche nell'Adda Martesana
Gli arrestati per spostarsi più agevolmente nelle zone dove commettevano i furti utilizzavano dei monopattini elettrici e hanno colpito, fra i tanti Comuni, anche a Cambiago e Trezzo sull'Adda, nell'Adda Martesana.
Fra gli altri colpiti anche Casatenovo, Usmate, Oggiono, Annone Paderno d'Adda, Vimercate, Cassano Magnago, Olgiate Olona, Nerviano, Lesmo, Arluno, Osio Sotto, Sotto il Monte, Mariano Comense, Castano Primo, Ciserano, Verderio e Casorezo.
Una refurtiva da 100mila euro
La refurtiva conta parecchi zeri: 100mila euro di valore. Nelle loro abitazioni a Milano i militari del sottotenente Raffaele La Rovere, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia meratese, hanno trovato circa 100mila euro di refurtiva tra borse, gioielli, contanti (circa 3000 euro), monete d'oro e soprattutto orologi di valore di cui evidentemente erano particolarmente "appassionati".
Ben novanta i preziosi orologi ritrovati e posti sotto sequestro, una decina i Rolex. Confiscati anche arnesi da scasso, documenti falsi, 25 grammi di sostanza stupefacente e, ovviamente, i famigerati monopattini.
Le attività investigative sono iniziate a ottobre, ora c'è il carcere
Le attività investigative che hanno portato all'esecuzione delle due ordinanze di custodia cautelare in carcere sono partite l'11 ottobre dopo un furto messo a segno in una abitazione a Casatenovo, come ha spiegato il comandante provinciale dei Carabinieri Alessio Carparelli.
Da lì, incrociando le segnalazioni dei residenti, le immagini delle telecamere private, degli impianti di videosorveglianza comunali, e le attività investigative compiute dai militari, siamo riusciti ad individuare una automobile, una Fiat Bravo, utilizzata dai due arrestati per raggiungere le diverse aree nel loro mirino. Poi, una volta scesi dall'auto, si spostavano velocemente coi monopattini verso i loro obiettivi.
Tentata rapina impropria: proprietari di casa minacciati col cacciavite
Sono anche stati accusati di una tentata rapina impropria a Paderno d'Adda, avvenuta lo scorso febbraio. Raffaele La Rovere, comandante del Nucleo Operativo, l'ha affermato.
I due erano entrati nell'abitazione e stavano commettendo il furto proprio quando i padroni di casa hanno fatto rientro. Per fuggire non hanno esitato a minacciare con violenza i residenti brandendo un cacciavite.