Femminicidio di Sofia Castelli, inizia il processo: la difesa dell'ex fidanzato chiede la perizia psichiatrica
Prima udienza in Corte d'assise per il delitto della 20enne di Cologno Monzese. Zakaria Atqaoui presente in aula, scortato dalla Polizia Penitenziaria
È iniziato oggi, venerdì 19 gennaio 2024, il processo a carico di Zakaria Atqaoui, il 23enne accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Sofia Castelli il 29 luglio 2023, a Cologno Monzese.
Femminicidio di Sofia Castelli, l'ex fidanzato presente in Tribunale
L'imputato era presente nell'aula della Corte d'assise del Tribunale di Monza, scortato dagli agenti della Polizia Penitenziaria. Si è presentato indossando una giacca, con barba curata e capelli lunghi, raccolti in un codino.
La richiesta di una perizia sul 23enne
Nel corso dell’udienza, il suo avvocato Vainer Burani (che rappresenta l'imputato assieme alla collega Manuela Mora) ha annunciato la richiesta di una perizia per capire la capacità di intendere e di volere del 23enne.
Familiari, amica e Casa delle donne maltrattate sono parti civili
La Corte intanto ha ammesso la costituzione di tutte le parti civili: la madre di Sofia, Daniela, il padre Diego con il fratello minore Manuel, i nonni, gli zii e i cugini, la migliore amica della giovane, Aurora Fiameni, presente al momento dell’omicidio avvenuto all'interno della casa di corso Roma della famiglia Castelli, e infine l’associazione Casa delle donne maltrattate di Milano. La prossima udienza prevista è per il 1 marzo.
Le accuse nei confronti del 23enne
E’ accusato di omicidio aggravato dai futili motivi, premeditazione, e dall’uso del "mezzo insidioso". Atquaoui la notte dell'omicidio si era introdotto nell'abitazione usando un mazzo di chiavi prelevato di nascosto nei giorni precedenti il delitto. Aveva atteso che Sofia a Aurora tornassero a casa dopo aver trascorso una lunga serata in discoteca. Si era nascosto nell'armadio aspettando che si addormentassero, poi aveva accoltellato la 20enne nel sonno.