Avevano messo a ferro e fuoco Milano e provincia, compiendo diversi furti in abitazione con tecniche affinate dalla pratica. Ma sono stati traditi da un colpo finito male, un furto che si era trasformato in rapina per la presenza dei proprietari di casa. Ma soprattutto sono stati traditi dalle videocamere di sicurezza.
Bandi di predoni: in tre in manette
La Polizia di Stato, all’esito di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – VII Dipartimento, ha fermato tre uomini, di età compresa tra i 22 ed i 46 anni, ritenuti responsabili di numerosi furti in abitazione commessi tra luglio e agosto 2025 nell’area metropolitana di Milano.
L’indagine è partita dopo un tentativo di furto, poi trasformatosi in rapina, commesso il 13 luglio 2025 a Milano. Grazie all’analisi delle immagini di telecamere di videosorveglianza e a mirate attività investigative da parte degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano, il gruppo è stato collegato a alla commissione di almeno 12 episodi simili. Gli indagati utilizzavano chiavi alterate e strumenti da scasso, telefoni intestati fittiziamente e numerose auto sostituite di volta in volta per eludere i controlli, operando con modalità organizzative.
Due degli uomini sono stati rintracciati a Garbagnate Milanese e uno a Saronno (VA), dove nelle perquisizioni sono stati trovati denaro, gioielli, indumenti di valore e strumenti da scasso. Durante le operazioni è stata arrestata anche la compagna di uno degli indagati, già destinataria di un provvedimento restrittivo. Il fermo è stato convalidato e i tre uomini si trovano in carcere. Le indagini sono ancora in corso e la responsabilità degli indagati sarà accertata solo con sentenza definitiva.