Esercitazione della Protezione civile in 18 Comuni di Città metropolitana
A Cassano d'Adda simulato un incendio, a Pozzuolo Martesana un'alluvione
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E' iniziata ieri, venerdì, e proseguirà fino a domani, domenica, una complessa esercitazione di Protezione civile su tutto il territorio metropolitano. Si tratta di un’importante occasione di addestramento e aggiornamento pratico, organizzata per mettere alla prova le capacità di intervento del volontariato organizzato e della struttura di coordinamento di Città metropolitana di Milano e CCV-MI, testando il sistema in scenari realistici di emergenza.
Diciotto paesi coinvolti
Sono 18 i Comuni coinvolti nelle attività operative dell’operazione Mast (Metropolitan Area Safety Test) 2024: Abbiategrasso, Bareggio, Buscate, Cassano d'Adda, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Gaggiano, Garbagnate Milanese, Legnano, Milano, Parabiago, Paullo, Pero, Pieve Emanuele, Pozzuolo Martesana, Solaro e Trezzano sul Naviglio. Al test stanno prendendo parte oltre 90 Ets con circa 1.000 volontari e volontarie di Protezione civile, oltre a enti locali, Vigili del fuoco, operatori del sistema sanitario, operatori e osservatori della Città metropolitana di Milano.
Emergenza idrogeologica a Pozzuolo
A Pozzuolo questa mattina (sabato 16 novembre 2024) si sono dati appuntamento circa cento volontari di Protezione civile. A partire dalle 8 i mezzi di gruppi da tutta la Lombardia sono giunti alle Cave Rocca di Bisentrate. Ad attenderli, le tute gialle dell’Unione dei Comuni e il sindaco di Pozzuolo Angelo Caterina. Per tutta la giornata, i volontari si eserciteranno su interventi di emergenza idrogeologica, con prove di pompaggio e gestione delle acque in scenari alluvionali.
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A Cassano d'Adda simulato un incendio
Sempre oggi, sabato, Cassano è stato teatro di uno degli scenari più significativi di questa esercitazione di tre giorni della Protezione civile, che ha visto impegnati anche gli uomini dell'Aib (Anti incendio boschivo) in zona via Linificio Case Basse, per l'occasione divenuta off limits. E' stato simulato un incendio, utilizzando dei fumogeni, e poi le squadre, formate da un'ottantina di persone tra volontari e personale di Protezione civile, sono entrate in azione. Attraverso delle pompe, l'acqua è stata prelevata dal canale Muzza e immessa prima in una vasca a poca distanza dall'argine e poi «spinta» verso un terrapieno dove c'è una seconda vasca di raccolta. Da lì è stata «sparata» sulle fiamme. Un'esercitazione impegnativa, che è servita anche per verificare che le manichette e le pompe funzionassero a dovere.