violenza nel calcio

Entra in campo con un bastone, l'arbitro lo disarma

E' successo di tutto a pochi minuti dal termine della partita di calcio tra Metanopoli e Dresano

Entra in campo con un bastone, l'arbitro lo disarma
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Entra in campo con un bastone, l'arbitro lo disarma. E' successo a due passi dalla Martesana, a San Donato, durante un incontro di calcio valido per il campionato provinciale Juniores.

Bagarre a pochi minuti dal termine

Sabato 15 febbraio 2020 al centro sportivo Snam di San Donato si stava giocando la partita tra i padroni di casa del Matanopoli e il Dresano. Sul campo il risultato era fermo sullo 0-0 quando, a pochi istanti dal fischio finale, è successo di tutto. A ricostruire l'accaduto è il Comunicato ufficiale del Comitato di Milano. "Dal rapporto della gara si rileva che al 48º del secondo tempo l'arbitro interrompeva il gioco a causa dell'ingresso sul terreno di gioco da parte di due persone non identificate che si rincorrevano minacciosamente - si legge nel documento - Con l'aiuto dei dirigenti e dei calciatori, l'arbitro riusciva a separare i due contendenti per evitare che passassero alle vie di fatto, isolando l'aggressore dall'aggredito che si nascondeva vicino alle panchine".

In campo con il bastone, disarmato dall'arbitro

Dividere i primi due contendenti non è però bastato a calmare gli animi esasperati della tribuna. Alla coppia non identificata si è unito un terzo uomo, armato di un bastone lungo più di un metro, che ha invaso il campo e ha puntato dritto verso l'allenatore del Metanopoli, nel tentativo di aggredirlo. L'assalto, sempre secondo quanto riportato dal referto del direttore di gara, non è riuscito proprio grazie all'intervento dell'arbitro che ha disarmato l'uomo il quale è comunque riuscito ad arrivare dal mister, colpendolo con uno schiaffo.

Via gli aggressori, resta l'aggredito

Grazie alla mediazione dei giocatori e dei dirigenti, i due aggressori sono stati convinti a lasciare il campo, ma abbandonando il terreno di gioco hanno proseguito con le minacce all'uomo che si era rifugiato nei pressi della panchina con il classico "ti aspettiamo fuori". La persona minacciata si rifiutava quindi di abbandonare il campo, portando alla sospensione della gara. "L'uomo si rifiutava di uscire per paura di ulteriori aggressioni affermando di essere scappato da un gruppo di persone armate di coltelli che si trovavano nei pressi del parcheggio del campo sportivo - si legge nel Comunicato - Dopo tali affermazioni l'arbitro decideva di sospendere la gara in quanto non c'erano più le condizioni per poter continuare l’incontro in sicurezza sia per sé stesso sia per i calciatori".

Il responso del Giudice sportivo

Ieri, giovedì 20 febbraio 2020, è arrivato il responso del Giudice sportivo che ha deliberato  di comminare alla società Metanopoli la perdita della gara per 0 - 3 in quanto oggettivamente responsabile per aver permesso l'accesso in campo a persone non identificate che con il loro violento comportamento hanno costretto l'arbitro a sospendere l'incontro. Sul posto, dopo la sospensione dalla gara, sono giunti anche i Carabinieri. Gli aggressori però si erano già dileguati.

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