Ennesima brusca fermata in metro, Codacons chiede i danni

L'associazione prepara un esposto alla Procura della Repubblica.

Ennesima brusca fermata in metro, Codacons chiede i danni
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Ennesima brusca fermata in metropolitana, il Codacons chiede un risarcimento. Venerdì scorso, 7 giugno 2019,  alle  19.11, la linea rossa della metropolitana ha sperimentato, poco dopo la partenza dalla stazione Pagano, l'ennesimo arresto in corsa nel corso dell'anno.

Un'altra fermata brusca in metro

La causa sarebbe imputabile a  un “potenziale rischio per la sicurezza”, che avrebbe decretato l'attivazione della frenata d'emergenza. La frenata brusca ha causato sei feriti, tra cui una trentcinquenne che ha riportato traumi ad anca e testa ed una cinquantenne con contusioni a testa e schiena. Subito dopo l'incidente, sono partite le ambulanze che hanno provveduto a portare alcuni dei coinvolti in ospedale,
tutti risultati comunque in codice verde. Poco dopo il sinistro, anche la linea M5 ha subito un problema analogo. Il problema, a detta di Atm  sarebbe causato dai treni “delocalizzati”, fenomeno che sembra verificarsi quando il sistema perde il segnale di un treno, provocando un
arresto di emergenza.

Codacons all'attacco

“Inaccettabile che possa essere messa così a repentaglio la salute e la sicurezza dei passeggeri che giornalmente in migliaia utilizzano la metropolitana milanese – ha dichiarato Codacons – Atm deve garantire la sicurezza di tutti coloro che vengono trasportati dai
loro convogli. Tutti coloro che sono stati coinvolti nel sinistro possono contattare l’Associazione per avere assistenza legale ed ottenere il risarcimento del danno per l’accaduto. Presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica perché vengano accertate le eventuali responsabilità penali per l’accaduto”.

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