“Ho scritto al prefetto per chiedere un intervento deciso sulla sicurezza a Sesto San Giovanni“. Lo ha detto chiaramente il sindaco Roberto Di Stefano, a seguito dell’ultimo ed ennesimo episodio di violenza verificatosi nella zona del Rondò.
A Sesto San Giovanni il sindaco chiede misure speciali
“Negli ultimi giorni abbiamo assistito a spedizioni punitive, risse, atti vandalici e aggressioni tra gruppi di stranieri, con episodi gravissimi come quello in piazza 4 Novembre, dove un soggetto ha aizzato un cane contro un carabiniere durante un controllo. Siamo di fronte a una situazione che non può più essere considerata semplice sicurezza urbana: serve un’azione concreta e coordinata delle istituzioni”.
Da qui la richiesta del primo cittadino sestese a Claudio Sgaraglia di “innalzare i livelli di sicurezza nelle aree più critiche della città e di valutare misure speciali per contrastare una situazione ormai sistematicamente riconducibile alla criminalità organizzata”.
La mappa delle zone più “calde” sul fronte sicurezza
La mappa delle zone più “calde” c’è già: piazza 4 Novembre, piazza Oldrini, piazza Petazzi, via Marconi, via Fratelli Bandiera, via Firenze, via Risorgimento, via Roma, via 20 Settembre e via Breda.
“Come Amministrazione stiamo facendo tutto il possibile: pattugliamenti serali in divisa e in borghese, impiego di unità cinofile antidroga, telecamere collegate al Comando di Polizia Locale, uso di bodycam, bolawrap, taser e giubbotti antitaglio – ha aggiunto Di Stefano – Abbiamo inoltre avviato un programma di potenziamento dell’organico per garantire un agente ogni mille abitanti, come previsto dalla legge. Ma ora serve un segnale forte da parte delle autorità sovracomunali: chi delinque deve pagare davvero, con certezza della pena. Un sindaco non può detenere o espellere chi commette reati, ma tutto ciò che è nelle nostre possibilità lo stiamo facendo e continueremo a farlo, ancora più duramente”.
Infine sono giunti il ringraziamento alle Forze dell’ordine, “per il loro costante impegno sul territorio”, e la solidarietà ai cittadini e ai commercianti che hanno subito atti vandalici, come la rottura delle vetrine degli esercizi.
“La sicurezza non sia motivo di strumentalizzazione politica”
A intervenire è stato anche l’assessore alla Sicurezza Luca Nisco:
“Esprimo la più ferma riprovazione per i gravi episodi di violenza organizzata e vandalismo verificatisi la scorsa notte, e manifesto piena solidarietà alle persone e alle attività colpite. Questi fatti sono inaccettabili e richiedono una risposta condivisa e responsabile da parte di tutta la comunità nonché degli organi statali competenti data la complessità della situazione”.
Nisco ha poi aggiunto che la sicurezza è “un valore fondamentale”.
“E’ patrimonio di tutti i cittadini e non può essere oggetto di strumentalizzazione politica – ha aggiunto, facendo riferimento alla nota congiunta che è stata diffusa da tutti i gruppi di opposizione – L’Amministrazione agisce quotidianamente per garantire decoro, prevenzione e coesione sociale, sempre nell’ascolto e nel rispetto dei cittadini, per e con loro, senza contrapposizioni né repliche polemiche. Le svariate azioni messe in campo dall’Amministrazione, dai pattugliamenti del territorio all’installazione di oltre 200 videocamere, dalle nuove dotazioni alla Polizia Locale all’apertura di un presidio zonale più vicino ai cittadini, dagli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana al Protocollo di collaborazione con gli Istituti di vigilanza, e quelle richieste alla Prefettura, come da comunicazione del sindaco Di Stefano, sono una concreta attestazione di questo modus operandi”.
L’assessore si è poi concentrato sull’attacco rivolto dalle minoranze all’Amministrazione Di Stefano:
“Le critiche che contestano l’operato dell’Amministrazione, pur dichiarando che la sicurezza è un bene comune, risultano incoerenti quando si oppongono per ragioni ideologiche a interventi concreti volti a tutelare la Città. L’Amministrazione non si contrappone ai cittadini: esiste per loro e lavora con spirito di servizio e responsabilità, promuovendo il dialogo e la collaborazione, pur considerando un quadro normativo complesso e la disponibilità di risorse non illimitate. Sesto San Giovanni continuerà a mettere al centro il bene comune, con l’impegno costante di garantire fiducia a tutta la comunità. Ribadisco che non è il momento di contrapporsi ideologicamente a fini propagandistici ma di essere concreti e collaborativi, nell’interesse dei cittadini. La porta del dialogo, inteso quale momento di confronto serio e costruttivo, è sempre aperta”.