Emergenza Covid - In Terapia intensiva negli ospedali della Martesana un quarto dei ricoverati di marzo
Il punto sugli ospedali di Melzo, Cernusco e Vizzolo Predabissi tra ricoveri, debolmente positivi e paragoni con la prima fase della pandemia.
Non si tratta di essere negazionisti né allarmisti. Qui si parla di numeri. Dati che sanciscono come negli ospedali dell'Asst Melegnano Martesana i ricoverati in Terapia intensiva siano un quarto di quelli della passata primavera.
Meno ricoveri in Terapia intensiva
Attualmente sono 112 i ricoverati positivi al Covid ospitati negli ospedali di Melzo, Cernusco e Melegnano dove sono stati ricavati 120 posti letto dedicati proprio a coloro che hanno contratto il virus. A questi si aggiungono dieci persone in Terapia intensiva. Attualmente la T.I. del Santa Maria delle Stelle resta Covid Free e i pazienti sono suddivisi tra l'Uboldo e Vizzolo Predabissi. Dieci ricoveri che sono quasi un quarto rispetto a quelli della scorsa primavera quando, durante la prima fase della pandemia, per due mesi e mezzo le Terapie intensive videro un massimo di 37 pazienti in reparto.
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Il problema dei debolmente positivi
Tra i ricoverati ospitati negli ospedali, però, ce ne sono molti che ormai non presentano più i sintomi del Coronavirus, ma sono ancora positivi. Persone che potrebbero essere dimesse a patto di osservare una rigorosa quarantena all'interno della propria abitazione, ma non possono tornare a casa perché non hanno spazi tali da proteggere dal contagio le altre persone che vi abitano. Per questo torna d'attualità il tema delle strutture di ricovero di secondo livello: alberghi, edifici pubblici o residence da destinare a chi non può fare isolamento domestico.