in macchina pettorine, un lampeggiante e una radio portatile

E’ un assistente capo della Polizia, ma anche un rapinatore: arrestato in auto con la sua pistola

L'uomo avrebbe partecipato all’assalto a una ditta di import-export. Accertamenti in corso anche per altri colpi

E’ un assistente capo della Polizia, ma anche un rapinatore: arrestato in auto con la sua pistola

E’ cominciato tutto con la chiamata di una donna preoccupata che qualcuno la stesse seguendo. Ma i successivi accertamenti hanno portato a scoprire ben altro.

Poliziotto e rapinatore

Nel tardo pomeriggio di venerdì, in via Cavour a Cologno Monzese, una trentaquattrenne peruviana ha chiamato il 112 per segnalare che una macchina la stava seguendo. Non solo: due settimane prima nella ditta di import-export di prodotti alimentari sull’asse Italia-Sudamerica in cui lavora, c’era stata una rapina. Secondo lei il conducente e il passeggero di quella Citroen C4 che la seguiva avevano preso parte all’assalto armato

Diverse pattuglie del Radiomobile della Compagnia di Sesto San Giovanni e della Tenenza di Cologno sono subito arrivate sul posto e i Carabinieri hanno bloccato la macchina. Il guidatore del Suv (intestato a un parente) è Gennaro S., 50enne napoletano che presta servizio con la qualifica di assistente capo all’Ufficio tecnico logistico della Questura di Milano. Il poliziotto ha con sé ha la pistola di ordinanza. Il passeggero, Leonardo Z., 50enne di Buccinasco, è già noto alle Forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.

Perquisito il bagagliaio, i militari hanno trovato pettorine e altro abbigliamento con la scritta “Polizia”, un dispositivo di geolocalizzazione satellitare, un lampeggiante a intermittenza di colore blu, una radio portatile e una placca della Polizia locale e

Il materiale è stato sequestrato insieme al tesserino del napoletano, alla pistola, al caricatore e ai colpi in dotazione. La perquisizione successiva è avvenuta nell’abitazione del 50enne, in zona Zara, ed è stato controllato anche l’armadietto personale in Caserma. Sono stati trovati diversi gioielli, a cui sono stati messi i sigilli in attesa degli accertamenti per verificarne la provenienza. L’ipotesi, infatti, è che sia refurtiva di alcuni colpi fatti in precedenza.

La 34enne che ha chiamato il 112 è la compagna del titolare peruviano dell’azienda di via Righi a Cologno dove, la sera del 17 ottobre 2025, quattro uomini, di cui uno armato di pistola, hanno spinto in uno stanzino lui e i quattro dipendenti portando via l’incasso della giornata, pari a 12mila euro, di cui 5mila in banconote e 7mila in monete. L’Alfa Romeo Giulietta, rubata, sui cui il commando era fuggito era stata ritrovata dai Carabinieri poche ore dopo.

La Citroen guidata da Gennaro S. è intestata a un parente dell’assistente capo, ma le targhe erano diverse da quelle di immatricolazione al momento dell’intervento dei militari: al posto di quelle originali, ritrovate nel bagagliaio, ne erano state applicate altre, sganciate nel pomeriggio dalla macchina di una persona che ha sporto subito denuncia. Uno stratagemma per evitare che telecamere o testimoni potessero collegare la macchina degli aggressori al Suv.

Lui e il passeggero sono stati arrestati per tentata rapina aggravata in concorso e denunciati per ricettazione.

Sono in corso accertamenti per verificare cosa sia effettivamente avvenuto durante la rapina del 17 ottobre a Cologno Monzese. Tra le piste al vaglio degli inquirenti anche l’ipotesi che dietro quell’episodio ci sia una vicenda diversa su cui ancora le indagini devono fare luce. Il cinquantenne è stato portato a San Vittore mentre il coetaneo nel penitenziario del capoluogo brianzolo.