Si sono fatti sentire

E i nostri bambini? Campanelli e fischi la protesta dei genitori di Melzo FOTO e VIDEO

Decine di famiglie hanno partecipato alla manifestazione spontanea di stamattina in piazza Vittorio Emanuele.

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E i nostri bambini? Questa la domanda sollevata da un gruppo nutrito di genitori di Melzo che stamattina, sabato 6 giugno 2020,  hanno organizzato una biciclettata per far sentire la loro voce.

E ai nostri bambini chi ci pensa?

Mamme, papà, nonni, ma soprattutto tanti bambini che sono partiti dalle rispettive scuole e, in sella alle biciclette, si sono ritrovati in piazza Vittorio Emanuele di fronte al palazzo municipale. Una manifestazione spontanea nata ieri, venerdì 5 giugno 2020, attraverso passa parola e gruppi WhatsApp. Una proposta che ha ottenuto grande riscontro visto la mole di persone che vi ha partecipato. Una protesta pacifica contrassegnata dallo scampanellio e dai fischi per far sentire la voce dei bambini e delle famiglie.

La questione centri estivi

Il problema sollevato riguarda la gestione dei bambini una volta terminata la scuola. I genitori hanno chiesto al Comune risposte rapide e concrete sulle iniziative che si intendono attuare per il periodo estivo per venire incontro alle esigenze dei bambini. Già da oltre un mese è stato aperto un tavolo di confronto tra Servizi sociali, educativi, associazioni e cooperative per organizzare un centro estivo nel rispetto delle disposizioni del Governo per l'emergenza sanitaria. Un percorso che sembra rivelarsi più complesso del previsto.

"Vogliamo risposte certe"

Unanime il pensiero dei tanti genitori che hanno preso parte alla manifestazione di piazza

Ci sono Comuni del circondario che si sono già attrezzati con iniziative pubbliche e private, Melzo no. Siamo costretti a portare i bambini fuori dalla città e pagare rette molto alte pur di riuscire a conciliare le esigenze lavorative e familiari.

Venerdì, proprio quando cominciava a diffondersi la notizia della protesta, sul sito del Comune è apparsa una notizia che ha fatto ancora di più arrabbiare i genitori.

Lunedì sarà l'ultimo giorno di scuola e siamo ancora in attesa di capire cosa succederà dopo. Ci aspettiamo qualcosa di più per i nostri figli che per tre mesi sono rimasti chiusi in casa, senza scuola, senza possibilità di vedere i loro amici.

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