Duplice ricorso contro la nuova area industriale fra Trezzo e Grezzago

Duplice ricorso contro la nuova area industriale fra Trezzo e Grezzago
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Doppio ricorso al Tar di ambientalisti e agricoltori, per bloccare la realizzazione del piano piano industriale «Pavi1» e della strada di collegamento «Caldera».

Avevano promesso che non avrebbero gettato la spugna contro l’insediamento della nuova cartiera e l’arrivo di altro cemento e smog, a pochi passi dall’Oasi le Foppe e dal Parco Adda Nord e così è stato.

Il futuro insediamento industriale (ampio circa 50mila metri quadrati, pari a oltre 7 campi da calcio) sorgerà, infatti, su un’area sita sul sul territorio di Grezzago, vicino al casello dell’A4.

Oggi, metà di quel terreno è occupato dal cantiere dismesso di Società autostrade, l’altra sono prati incolti che si apprestano, quindi, a essere consumati per fare posto al cemento.

Da qui la volontà per Wwf e Legambiente sostenuti da AgriLombardia (neonata dalla costola della Copagri, la Confederazione agricoltori) di fare un ricorso amministrativo su Grezzago e un altro su Trezzo, visto che la «caldera», ovvero la strada che dovrebbe collegare l’insediamento industriale al casello (oggi un semplice tratturo agricolo) si trova su Trezzo.

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