Tribunale

Droga, armi e rapine: condanne fino a 16 anni per la banda di Cologno Monzese

Ventuno imputati hanno scelto il rito abbreviato, altri quattro invece hanno patteggiato

Droga, armi e rapine: condanne fino a 16 anni per la banda di Cologno Monzese
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Per capire la portata dell'inchiesta condotta dai Carabinieri delle Tenenza di Cologno Monzese basta anche solo evidenziare un fatto: le udienze del processo si erano dovute tenere al Tribunale di Como, perché a Monza non c'era un aula abbastanza capiente per ospitare tutti gli imputati con i rispettivi legali.

Condanne fino a 16 anni per la banda di Cologno

Lunedì 27 marzo 2023 sono state pronunciate le condanne con rito abbreviato per 21 coinvolti in una maxi operazione dell'Arma, che a maggio 2022 erano finiti in manette nell'ambito di un'inchiesta che ha spaziato dalla detenzione di armi (anche da guerra, come granate e un bazooka) al traffico di cocaina e hashish, passando per rapine, estorsioni, furti, ricettazione e riciclaggio.
Una banda che aveva la sua "base operativa" a Cologno (dieci dei coinvolti sono residenti proprio in città) e che ruotava attorno alla figura apicale di Salvatore Bellante, classe 1958, denominato e conosciuto nel giro come "lo zio", anch’egli colognese. E' stato lui a essere il destinatario della condanna più pesante: 16 anni, due in più rispetto a quelli che aveva chiesto la Procura. Altri quattro imputati, invece, che si sommano ai 21 che hanno scelto il rito abbreviato, hanno optato per il patteggiamento.

Droga, armi, rapine e altro ancora

Droga, certo, e tanta: il gruppo era capace di movimentare anche trenta chilogrammi alla volta. Ma tra le "specializzazioni" c’era pure quella delle armi da fuoco, come le pistole vendute per commettere l’omicidio di Donato Carbone, avvenuto il 16 ottobre 2019 a Cernusco sul Naviglio. Due revolver, una Makarov e una Beretta, che dopo il delitto avvenuto nel corsello dei box del palazzo dove abitava Carbone furono gettate nel Naviglio a Vimodrone. Qui, pochi giorni dopo l’assassinio, vennero viste da un passante e recuperate dai Carabinieri.

Secondo gli inquirenti per "fare cassa" oltre alla droga l’organizzazione si occupava anche di rapine, non solo in casa. Due membri dell’organizzazione sarebbero gli autori dell’assalto con i kalashnikov ai danni dell’ufficio postale di via Pascoli, sempre a Cologno, nel dicembre 2017, svaligiando il furgone della vigilanza e racimolando un bottino da circa quarantamila euro.

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