Disabile "espulso" dal centro educativo, mobilitazione e replica

Il sindaco di Cologno Monzese ha messo in guardia dalla strumentalizzazione politica di un caso simile.

Disabile "espulso" dal centro educativo, mobilitazione e replica
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Disabile "espulso" dal centro socio educativo di Cologno Monzese. Il sindaco, Angelo Rocchi, ha scritto una lunga lettera per rispondere ai numerosi attacchi ricevuti.

Disabile "espulso"

Si tratta del caso di Angelo Cavallaro, 47 anni, con sindrome di Down che non può più frequentare il Cse per limiti "di età". Dovrebbe passare al Centro diurno disabili, ma i posti sono tutti occupati. E così ci va solo per un numero molto limitato di ore.

"Non esiste un caso Cavallaro"

"Non esiste un “caso Cavallaro - ha fatto sapere il primo cittadino in un lungo intervento - Esiste solo la tormentata vicenda di una persona e di una famiglia in difficoltà oggettive. Però il Comune, attraverso i Servizi sociali, ha sempre, e da moltissimo tempo, li ha seguiti al meglio delle proprie possibilità. Il rumore mediatico ha solo fatto da cassa di risonanza alla distanza fra le oggettive e ampie esigenze del signor Angelo e le reali possibilità di intervento del Comune".

Una questione di risorse limitate

"Il problema sta nella impossibilità per il Comune di offrire ancora maggiore supporto, oltre ai limiti di quanto oggettivamente, legalmente ed economicamente possibile e sostenibile - ha proseguito - Per  motivi di privacy non posso entrare ulteriormente nel merito, ma mi limito a citare, a titolo di esempio,  l’incremento del numero dei pomeriggi con tutor in favore del signor Angelo. Un provvedimento recentissimo e in via di completamento".

Offerta declinata

"Per le stesse ragioni di rispetto, mi limito a prendere atto che la famiglia del signor Angelo ha declinato, anche recentemente, per motivi propri che non mi permetto di sindacare, altre proposte di intervento avanzate da uffici comunali e assistente sociale - ha continuato - Naturalmente l’attività di monitoraggio dei Servizi sociali su questa vicenda continua. Così come la continua ricerca di soluzioni che possano da tutti essere condivise. Auspico che il clamore sulla vita di una persona che purtroppo non può rivendicare da sola il diritto al rispetto della propria privacy possa finalmente cessare".

Compartecipazione alla spesa

"La richiesta relativa all’accoglienza nel nostro CDD non è al momento accoglibile - ha aggiunto- I Servizi hanno studiato una progettualità che vede l’ospitalità di Angelo presso una struttura extraterritoriale che ovviamente impone l’impegno al trasporto quotidiano che rappresenta
una spesa cui ci siamo offerti di partecipare. Proprio su questo aspetto abbiamo assistito al diniego con la conseguente non accettazione della sistemazione".

Soluzione possibile futura nel Dopo di noi

"Sono certo che nel prossimo futuro saremo in grado di dare altre risposte - ha concluso Penso ad esempio all’esperimento nell’appartamento destinato al Dopo di Noi. Non sono abituato a offrire illusioni ma nemmeno a rimanere inerme di fronte a tentativi a senso unico di discredito rispetto al prezioso lavoro di molti".

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