Dipendenti comunali in agitazione il Pd attacca la Giunta

Il capogruppo dei democratici di Sesto San Giovanni critica la proposta di azzerare il fondo di produttività: "Improvvisano sulla pelle dei lavoratori"

Dipendenti comunali in agitazione il Pd attacca la Giunta
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Il Partito Democratico critica duramente la proposta di azzerare il fondo produttività che ha messo in agitazione i dipendenti comunali.

Lavoratori sul piede di guerra

I lavoratori del Municipio sono sul piede di guerra contro la dichiarata intenzione della Giunta di azzerare il fondo di 1.200.000 euro stanziato a Bilancio per pagare incentivi e servizi straordinari. Al termine dell’assemblea generale di mercoledì mattina, i lavoratori hanno dato mandato a Rsu e sindacati di proclamare lo stato di agitazione. Ora quindi si attende la convocazione del tavolo di conciliazione in Prefettura: se non si trova un accordo si potrebbe arrivare allo sciopero.
Per ricomporre lo strappo l’Amministrazione è però corsa ai ripari convocando per lunedì un vertice d’urgenza: l’intenzione è avviare una trattativa proponendo di mantenere il fondo, ma con un ridimensionamento della somma complessiva.

L'affondo dell'opposizione

Una situazione per cui il Partito Democratico esprime "profonda amarezza e contrarietà". "Non possiamo che sottolineare come sia ingiusto che i lavoratori non vengano retribuiti per lavori che hanno già svolto, quando, tra l'altro, le risorse erano già state stanziate nel bilancio di previsione 2017". Recita il comunicato diramato dal capogruppo dei democratici Roberta Perego.

"Rimangiate le promesse fatte in campagna elettorale"

Il Partito Democratico rincare la dose, accusando il sindaco Roberto Di Stefano di essersi rimangiato alcune promesse elettorali. "Di Stefano in campagna elettorale, aveva affermato che non solo avrebbe difeso il fondo di produttività per ogni lavoratore, ma anzi, lo avrebbe addirittura aumentato". Prosegue quindi la Perego. "Quelle affermazioni non lasciavano spazio a dubbi. In questo caso si può proprio dire che tra il dire e il fare c'è di mezzo l'improvvisare. Peccato che lo si faccia sulla pelle dei lavoratori".

 

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