Danni per milioni di euro: i sindaci chiedono ufficialmente lo stato di calamità
Il presidente della Regione dovrà farsi intermediario con il Governo per chiedere la misura emergenziale
Ora è scritto nero su bianco: i sindaci dell'Adda Martesana hanno chiesto ufficialmente al governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana lo stato di calamità.
I sindaci firmatari della richiesta
Una richiesta che è stata protocollata nella giornata di oggi, martedì 25 luglio 2023, con particolare riferimento al primo fenomeno, quello più violento avvenuto venerdì 21 luglio. A inviarla a palazzo Lombardia a nome di tutti i Comuni dell'Adda Martesana colpiti maggiormente è stata la segreteria del Comune di Vignate. Il documento porta in calce le firme dei sindaci di Vignate, Cassina de' Pecchi, Melzo, Gorgonzola, Cernusco sul Naviglio, Liscate, Trezzo sull'Adda, Vaprio d'Adda. Trezzano Rosa, Carugate, Gessate, Settala, Rodano, Bussero, Vimodrone, Pioltello, Segrate, Pessano con Bornago, Basiano, Masate, Bellinzago Lombardo, Truccazzano e Cambiago.
La lettera inviata a Regione Lombardia
Danni per milioni di euro
I primi cittadini hanno sottolineato al presidente Fontana come, da un prima analisi dei danni legati al maltempo, il bilancio complessivo è di diversi milioni di euro tenendo conto unicamente dei costi delle Amministrazioni per il ripristino degli edifici pubblici, dei parchi, degli arredi e delle strade.
Il conto sale vertiginosamente se si pensa ai danni subiti dai privati, con case e aziende scoperchiate oltre che i veicoli devastati dalla grandine. Coldiretti ha già fatto sapere che il mancato introito sommato alla distruzione di interi raccolti, di cascine e attrezzature costerà per l'agricoltura di zona milioni di euro. Un bilancio economico catastrofico in sintesi.
"Farsi portavoce con il Governo"
Per questo motivo è importante che venga riconosciuto lo stato di calamità per la nostra Regione e la invitiamo e la sosteniamo a fare azioni affinché il Governo decida in tal senso.
Questo l'invito conclusivo inviato a Fontana. Lo Stato di calamità è un provvedimento adottato dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, quando si verificano eventi eccezionali che includono calamità naturali, come terremoti o inondazioni, o emergenze di carattere sanitario, come il Covid19.
Lo stato di calamità permette di accedere ad aiuti in termini economici e di adottare misure di emergenza per fronteggiare la situazione che si è venuta a creare.