Polizia di Stato

Da self service (fuori uso) di sigarette a distributore automatico di droga: tre arresti

Nel macchinario gli agenti hanno trovato hashish, un bilancino e le bustine vuote pronte per l'uso

Da self service (fuori uso) di sigarette a distributore automatico di droga: tre arresti
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Da self service (fuori uso) di sigarette a distributore di droga: tre arresti. Nel macchinario gli agenti della Squadra investigativa del Commissariato di Polizia di Cinisello Balsamo hanno trovato hashish, un bilancino e le bustine vuote pronte per l'uso.

Il distributore automatico di sigarette per vendere droga

Un esempio di "economia circolare", verrebbe da dire, dove nulla si butta. Anzi. Ed ecco allora che un distributore automatico fuori uso di sigarette è stato "convertito" da tre spacciatori finiti in manette in self service per gli stupefacenti. La storia arriva da Cinisello e precisamente da Crocetta, popoloso e popolare quartiere ai confini con Sesto San Giovanni. Ieri, mercoledì 30 settembre 2020, l'attenzione dei poliziotti impegnati in un servizio di controllo è stata catturata da tre volti sospetti. Pochi secondi ed è arrivata la certezza di averci visto giusto. Il terzetto è stato avvicinato da un altro uomo, che poi si sarebbe dimostrato un acquirente intenzionato ad avere del "fumo". L'acquisto alla fine è naufragato per l'intervento della Polizia. Dalle tasche dei tre sono spuntati fuori nove dosi di hashish, oltre a del contante: in tutto 800 euro. Ma subito l'occhio è caduto su un vicino distributore automatico di "bionde", attorno al quale poco prima erano stati visti aggirarsi.

"Bionde"? No, hashish

Infilando le mani dentro lo sportello dell'apparecchio, gli agenti hanno rinvenuto altri 34 grammi di hashish (sotto forma di panetto quasi esaurito), un paio di forbici per tagliare lo stesso panetto, un bilancino di precisione per pesare le dosi e più di venti bustine con chiusura ermetica, vuote e pronte per infilarci dentro lo stupefacente. Risultato, i tre sono finiti agli arresti: si tratta di cittadini di origine egiziana, classe 2001, 1995 e 1996. Due in regola con i documenti per vivere in Italia, e residenti nei paraggi, il terzo invece irregolare.

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