Corruzione e gare truccate per gli appalti dell'Atm, tredici arresti della Guardia di Finanza
L'azienda di trasporto pubblico: "L’azienda è del tutto estranea ai fatti contestati, già dato mandato ai legali per tutelarci".
Corruzione, falsate gare per Atm per 150 milioni di euro. Blitz della Guardia di Finanza nelle sedi dell'azienda partecipata a Cascina Gobba e viale Zara e tredici arresti. E' questo l'esito di un'inchiesta delle Fiamme gialle su un giro di corruzione nell'ambito degli appalti legati al trasporto pubblico locale.
Corruzione, falsate gare Atm per 150 milioni di euro: ecco le aziende coinvolte
Un’indagine complessa che ha portato all'emissione di dodici provvedimenti di custodia cautelare in carcere e una persona agli arresti domiciliari. Un’associazione a delinquere finalizzata a corruzione, turbativa d’asta, peculato, abuso d’ufficio e falso in atti pubblici.
Le indagini hanno accertato l’esistenza di un sistema di “metodica alterazione di gare a evidenza pubblica indette da Atm”, dicono gli inquirenti, che gravitava intorno alla figura e all’operato di Paolo Bellini, pubblico ufficiale con il ruolo di responsabile dell’unità amministrativa complessa sugli impianti di segnalamento e automazione delle linee metropolitane 1,2,3 e 5, e alle società Ivm srl e Mad System srl. Società che sarebbero state create e dirette dal funzionario infedele, insieme ad altri indagati, per interferire nell’assegnazione ed esecuzione degli appalti Atm, parte lesa nel procedimento.
Decine di episodi di corruzione
Le indagini hanno consentito di ricostruire decine di episodi di corruzione e di turbativa d’asta, in particolare nel settore degli appalti per l’innovazione e la manutenzione delle metropolitane milanesi. Oltre al pubblico ufficiale di Atm e ad altri funzionari dell'azienda del trasporto pubblico, sono coinvolti anche manager e dirigenti delle imprese private, responsabili delle turbative d’asta, al fine di aggiudicarsi i contratti di appalto. Per ottenere le vittorie alle gare, secondo l'accusa, non lesinavano regali e denaro al funzionario arrestato.
Le indagini riguardano anche esponenti di Siemens Mobility spa, Alstom Ferroviaria spa, Engineering Informatica spa, C.E.I.T. spa, GI.L.C. Impianti Civili srl, C.T.F. Impianti srl. Società che, insieme a Ivm srl e Mad System, sono destinatarie di provvedimenti di perquisizione.
Come truccavano le gare
Il metodo consisteva nell’offrire alle imprese interessate a partecipare alle gare Atm la consulenza del pubblico ufficiale, sotto forma di fornitura di materiale e informazioni privilegiate, trafugate dalla stazione appaltante, garantendo la possibilità di sopralluoghi riservati e perfino la supervisione e correzione delle bozze di offerta, fino all’indicazione precisa delle percentuali di ribasso da offrire, per prevalere sulle imprese concorrenti. Il tutto veniva effettuato in cambio di denaro, proporzionale all’appalto e con cadenza mensile, oltre all’impegno di coinvolgere nell’esecuzione delle opere, in qualità di subappaltatori, le società Ivm e Mad System o altre imprese con le quali Bellini concordava altre remunerazioni.
Indagini sul periodo ottobre 2018 a luglio 2019
Le indagini hanno coperto un arco temporale da ottobre 2018 a luglio 2019: solo in tale periodo sono state registrate promesse e consegne di denaro per oltre 125mila euro, oltre a vari benefit e regali. Non è tutto: nel 2006 è stato registrato un episodio relativo all’assegnazione dell’appalto sul sistema di segnalamento della linea metropolitana M1, quella che recentemente ha registrato diverse criticità come le brusche frenate d’emergenza che hanno provocato anche feriti.
Anche assunzioni pilotate
Il dipendente di Atm è inoltre intervenuto per pilotare alcune procedure di assunzione di personale nell’azienda di proprietà comunale, favorendo persone prive delle necessarie professionalità e competenze, ma legate alle imprese che lo pagavano sottobanco. In questo modo, si garantiva riservatezza nella gestione illecita dei suoi affari.
Perquisizioni in corso in tutta Italia
Sono in corso perquisizioni e sequestri di documenti amministrativi e contabili e di supporti informatici a casa degli indagati e nelle sedi delle società coinvolte in provincia di Milano, Monza, Savona, Lodi, Parma, Reggio Emilia, bologna, Firenze, Latina, Caserta, Napoli, Salerno, Benevento, Pescara e Chieti.
Complessivamente, le indagini hanno riguardato 30 persone fisiche e 8 giuridiche e otto gare d’appalto sono finite sotto la lente degli inquirenti, turbate oppure oggetto di accordi corruttivi, per un importo complessivo di oltre 150 milioni di euro.
"Atm estranea ai fatti"
"In relazione all’accesso della Guardia di Finanza di Milano alle sedi di Atm a Cascina Gobba e in viale Zara, al fine di acquisire documentazione e informazioni inerenti un’indagine in corso nei confronti, tra l’altro, di due funzionari Atm, precisiamo che l'azienda sin da subito ha prestato la propria fattiva collaborazione alle autorità inquirenti anche al fine di determinare al più presto gli elementi relativi alle responsabilità dei soggetti indagati e assumere tutti i conseguenti provvedimenti a riguardo - ha fatto sapere la partecipata del trasporto pubblico locale in una nota - L’azienda è del tutto estranea ai fatti contestati, attribuiti ai singoli soggetti che, a quanto si apprende, avrebbero agito autonomamente in violazione del codice etico di Atm ancor prima che in violazione delle norme di legge. Di conseguenza, Atm ha già dato incarico ai propri legali al fine di tutelare l’Azienda in tutte le sedi opportune".