Decisione presa

Coronavirus, in Lombardia le scuole restano chiuse

Le scuole in Lombardia ed Emilia-Romagna restano chiuse per un’altra settimana. A confermarlo, prima ancora della comunicazione ufficiale del Governo, sono stati il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefan Bonaccini, e l’assessore al Welfare della regione Lombardia Giulio Gallera.

Coronavirus, in Lombardia le scuole restano chiuse
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Le scuole della regione Lombardia resteranno chiuse ancora per sette giorni per evitare i rischi di contagio del Coronavirus.

Coronavirus, le scuole della Lombardia restano chiuse

"Da parte del governo c'è "sostanziale adesione alle nostre richieste". Questa la dichiarazione dell'assessore al Welfare della regione Giulio Gallera mentre è in corso la videoconferenza con il Governo. Ci sono alcuni approfondimenti da fare ma per quanto riguarda le scuole la sospensione "sarà prorogata per un'altra settimana", fino all'8 marzo 2020. Lo stesso avverrà in Emilia. A confermarlo sono stati proprio Gallera e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefan Bonaccini. Si attende ancora la comunicazione ufficiale del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, giunto intorno alle 12.40 nella sede della Protezione civile con il ministro della Salute Roberto Speranza. Con tutta probabilità le scuole resteranno chiuse anche in Veneto.

Per gli esperti è una giusta decisione

Secondo gli esperti dell’Istituto superiore di Sanità si tratta della decisione giusta trattandosi di regioni con focolai in corso. Dovrebbero invece riaprire le scuole nelle altre regioni che la settimana scorsa avevano deciso la chiusura preventiva: Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Nel frattempo il decreto legge approvato venerdì sera dal Consiglio dei ministri introduce una norma del ministero dell’Istruzione che deroga al limite dei 200 giorni minimi per la validità dell’anno scolastico nelle scuole chiuse per il Coronavirus.

La conferma di Conte

Lunedì quindi le scuole riapriranno in tutte le regioni italiane tranne che in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, dove le attività saranno sospese fino all’8 marzo. Lo ha confermato anche Giuseppe Conte uscendo dalla riunione con la Protezione civile. “Domani mattina pubblicheremo il nuovo Dpcm in pieno raccordo con le valutazioni dei governatori - ha spiegato il premier - C’e’ un clima di grande collaborazione". In merito alle misure economiche, il Governo pensa “a una terapia d’urto, a un complessivo provvedimento di rilancio del Paese”. Il presidente del Consiglio avrebbe ricordato ai governatori in video collegamento che già ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato misure di immediato impatto per le situazioni più critiche, tra cui, ad esempio, la previsione della cassa integrazione ordinaria e in deroga. ”Si tratta di un primissimo intervento”, ha detto Conte annunciando che si sta già predisponendo un altro intervento di urgenza, ”più organico e incisivo”, di sostegno al tessuto produttivo delle regioni, che sarà approvato nei prossimi giorni.

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