Coronavirus, delegazione dalla Martesana a Codogno FOTO
Sindaco, parroco, presidente della Pro Loco e comandante della Polizia di Gorgonzola sono andati al limite della zona rossa.

Una delegazione dalla Martesana a Codogno per manifestare la propria vicinanza alla popolazione che si trova nella zona isolata a causa del Coronavirus.
In visita a Codogno
Oggi, mercoledì 26 febbraio 2020, una delegazione formata dal sindaco Angelo Stucchi, dal parroco della Comunità pastorale “Madonna dell’Aiuto” don Paolo Zago e dal presidente della Pro Loco Donatella Lavelli, accompagnati dal Comandante della Polizia Locale Antonio Pierni, hanno incontrato Francesco Passerini ed Elia Delmiglio, primi cittadini di Codogno e Casalpusterlengo a uno dei varchi presidiati della zona rossa per consegnare loro quattro forme di formaggio (gorgonzola) e tre copie della pubblicazione “Quell'irresistibile profumo alla muffa”.
"Un segno di vicinanza"
E' don Paolo Zago a raccontare l'incontro. "Siamo andati su iniziativa del sindaco Angelo Stucchi per dare loro il formaggio come segno di vicinanza alla popolazione che si trova nella zona rossa - ha spiegato - In questo momento il virus più pericoloso è rappresentato da sospetto e individualismo, noi invece abbiamo voluto portare un segno di fraternità. Abbiamo parlato a due metri di distanza con le mascherine, anche se i due sindaci del Lodigiano non sono infetti. E' stato un momento molto bello".
Le parole del sindaco
In questi momenti in cui i confini sono segnati siamo ancora più chiamati a manifestare amicizia e ad essere vicini a chi è in difficoltà - ha spiegato Stucchi - Siamo stati la prima delegazione ufficiale che si è spinta al confine e questo gesto inaspettato li ha colpiti, sollevandoli dalle tante tensioni e dalla fatica delle misure restrittive della quarantena, fino a quasi commuoverli. Abbiamo invitato i sindaci incontrati, quando tutto questo sarà finito, a fare festa insieme in occasione della Sagra nazionale del gorgonzola. Gorgonzola è capace di gesti autentici di solidarietà verso chi ne ha bisogno e penso che tutti debbano esserne orgogliosi".




