Il coniglio rapito a Sesto diventa un caso da petizione
Le lacrime di nonna Rosa sono servite a riaprire il dibattito sui conigli come animali da compagnia
Il coniglio rapito a Sesto diventa un caso nazionale e riapre il dibattito sul riconoscimento dei conigli come animali domestici
Ninin riapre il dibattito sui diritti dei conigli in casa
Il 29 ottobre La Martesana aveva parlato della triste storia di nonna Rosa e del suo coniglietto. In via Monte Sabotino, infatti, al confine tra Sesto e Milano, nella casa dell’ex casello ferroviario un gruppo di 5 ragazzi ha portato via Ninin, il coniglio che da quattro anni viveva con Rosa, 87 anni.
La storia aveva sciolto i cuori di molti sestesi e di alcune associazioni animaliste che si era mobilitate a capire chi avesse rapito il coniglietto. Se i responsabili non sono stati individuati, l'episodio ha avuto però il merito di riaprire il dibattito sul diritto di tenere dei conigli in casa, come scrive www.amoreaquattrozampe.it. Attualmente, infatti, il coniglio in Italia costituisce il terzo animale da compagnia, dopo il cane ed il gatto. Nonostante questo, ad oggi, non c'è alcuna norma che tutela i conigli come animali da compagnia. Per tale ragione, è online una petizione chiamata “Anche io so farti compagnia”.
Con questa si richiede una cosa molto semplice: una modifica della legge 281/91, ovvero la legge quadro “in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo”. La petizione è rivolta al Governo, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, agli Assessorati Salute Regionali e ai Presidenti Delle Province Autonome Di Trento E Bolzano. Si chiede di inserire all’art. 2 della legge quadro un comma, il numero 13, che dovrebbe recitare: “Si riconosce il coniglio come ‘animale d’affezione (NON DPA).