Con il trucco del finto carabiniere truffavano gli anziani: arrestati due uomini
I veri Carabinieri hanno riscostruito il modus operandi della coppia cui sono stati ricondotti almeno sei furti in abitazione
Nelle prime ore di questa mattina, giovedì 31 agosto 2023, nelle province di Milano e Monza Brianza i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno arrestato due uomini, italiani di 30 e 44 anni, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Milano. I due sono indiziati di aver tentato o messo a segno diversi furti in abitazione spacciandosi per finti Carabinieri.
Furti nelle provincie di Monza, Milano e Livorno
I due sono stati arrestati perché ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di furto aggravato in abitazione (4 episodi di furto consumato e 2 episodi di furto tentato) commessi, nelle province di Milano, Monza Brianza e Livorno, tra il 06 giugno 2023 e il 14 luglio 2023.
Il provvedimento rappresenta il risultato di un’accurata ed approfondita attività d’indagine – condotta nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dei reati ai danni degli anziani - che ha portato a raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due destinatari del provvedimento restrittivo in ordine a 6 furti in abitazione commessi con la tecnica “del finto Carabiniere”.
Il trucco del finto Carabiniere
Il modus operandi adottato è il prodotto di una meditata strategia predatoria. Il contatto con le vittime - sempre anziane e colte nel loro rientro solitario a casa – avviene con l’utilizzo da parte degli indagati di materiale e segni distintivi delle forze dell’ordine per confonderle e disorientarle (tesserino, mascherine con scritte e loghi dei Carabinieri, radio ricetrasmittenti, ecc.), per poi accedere all’interno delle abitazioni private e così ripulirle in pochi attimi, senza dar loro la possibilità di rendersi conto di quanto stia effettivamente accadendo.
In particolare, nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Milano sono riusciti a:
ricostruire la routine delittuosa dei due indagati, già gravati da precedenti specifici ed entrambi residenti nel territorio milanese, attraverso mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno consentito di individuare il motociclo utilizzato per i raid.
Inoltre sono riusciti a documentare, attraverso un quotidiano monitoraggio delle denunce-querele presentate per furto in abitazione ai danni di persone vulnerabili e sopralluoghi sulle scene del crimine, con l’acquisizione delle registrazioni degli impianti di videosorveglianza sulla pubblica via e presso le stazioni di servizio ove i medesimi facevano rifornimento di carburante, con i rilevamenti delle targhe contraffatte da parte dei lettori targhe, e, infine, con il monitoraggio dei varchi/transiti collocati sulle pubbliche vie, la certa presenza degli indagati nei luoghi dei delitti.
Anche grazie all'installazione di un Gps sulla moto utilizzata dai rei, i militari sono riusciti ad attribuire alla coppia la penale responsabilità dei 6 furti in abitazione commessi.