Colpo da 30mila euro alla Fiera della tecnologia sventato dalla Polizia di Pioltello
Due denunce per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. In auto avevano Mcbook, airpods e dispostivi tecnologici di grande valore
Avevano preso di mira le auto parcheggiate all'esterno della Fiera di Parma mentre era in corso l'evento Mecfor dedicato alla tecnologia. Avevano ripulito anche le cassette di sicurezza facendo razzia di Pc (specialmente Mcbook), dispositivi tecnologici e borse. Una refurtiva dal valore complessivo di oltre 30mila euro. Peccato che siano incappati in un controllo della Polizia Locale di Pioltello che ha mandato in fumo i loro sogni di gloria.
Sorpresa a un normale controllo di routine
I fatti risalgono alla fine di maggio. Durante un normale controllo di routine effettuato dagli agenti del Comando di via De Gasperi nel quartiere Satellite, è stato intercettato un veicolo con a bordo tre persone. Alla vista del personale della Polizia, i tre hanno cercato di scappare a gambe levate, ma uno è stato immediatamente acciuffato (il secondo è stato rintracciato il giorno seguente, il terzo resta irrintracciabile).
Il perché di questo tentativo di fuga è stato presto chiaro: all'interno del veicolo c'erano personal computer, borse di valore, airpods e dispositivi tecnologici per un bottino complessivo superiore ai 30mila euro.
Il colpo alla Fiera di Parma
Gli agenti si sono subito attivati per cercare indizi per risalire ai legittimi proprietari della merce che appariva chiaramente rubata. In auto, infatti, vi erano anche dei grimaldelli e delle calamite al neodimio solitamente utilizzate per rimuovere i dispositivi anti taccheggio. In breve tempo il personale ha scoperto che la refurtiva proveniva dall'Emilia, in particolare dalla Fiera di Parma dove era in corso l'evento Mcfor.
Interfacciandosi con la sicurezza del posto, infatti, gli agenti della Locale pioltellese hanno avuto conferma che la refurtiva era stata sottratta dalle auto dei visitatori in sosta e da alcune cassette di sicurezza all'ingresso del polo fieristico che erano state manomesse.
Legittimi proprietari da tutta Italia
La parte più complessa è stata risalire all'identità dei legittimi proprietari: infatti alla Fiera erano presenti informatici, tecnici ed esperti del settore provenienti da tutta Italia e non solo. Tra le persone contattate per la restituzione della merce, infatti, c'erano anche svizzeri e tedeschi. Fondamentale la raccolta delle denunce presentate nelle varie caserme italiane e messe in condivisione con le altre Forze di Polizia.
I due soggetti sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e per ricettazione. Il faldone è stato però inviato alla Procura di Parma per ulteriori accertamenti: il veicolo su cui viaggiavano i tre, infatti, è risultato associato a diversi furti perpetrati in Emilia Romagna, Toscana e Lombardia.