Segrate

Classi alternate a settembre, genitori sul piede di guerra

Il documento pubblicato dalla dirigente della Sabin ha sollevato un polverone.

Classi alternate a settembre, genitori sul piede di guerra
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Classi alternate a settembre. Le intenzioni della dirigenza dell'Istituto scolastico segratese hanno scatenato molte polemiche.

Classi alternate, bufera sulla ripresa a settembre

Genitori sul piede di guerra a seguito della pubblicazione della dirigente dell'Istituto Sabin di Segrate del documento che ipotizza come riprendere l'anno scolastico a settembre. In poche ore i genitori si sono mobilitati sollevando dubbi e perplessità. Migliaia di famiglie hanno ricevuto sul proprio registro elettronico scolastico la lettera della preside Elisabetta Trisolini.

Le soluzioni proposte

Nel documento vengono illustrate le soluzioni proposte dalla dirigente, convalidate dal Consiglio d’Istituto, per la ripresa delle lezioni a settembre. Per ogni plesso ci sono diverse ipotesi organizzative. La situazione più “critica” sarebbe nelle scuole di Milano 2, le più affollate con 21 classi alle medie e 20 alle elementari. Per questo "si prevede una frequenza scolastica in turni differenziati con un monte ore minimo garantito di 4 ore giornaliero da svolgersi al mattino o al pomeriggio - si legge nel documento - Le classi coinvolte turneranno con una alternanza mensile per garantire equità nella fruizione del mattino e pomeriggio”. In pratica ci saranno classi alternate.

Le reazioni

Mamme e papà hanno espresso la loro rabbia per questa ipotesi nelle chat di classe e sui social. Il sindaco Paolo Micheli ha cercato di riportare la calma. "Nessuna decisione definitiva è ancora stata presa né dalle scuole né dall’Amministrazione - ha detto - Io sto dalla parte delle famiglie e farò l’impossibile, con la collaborazione delle direzioni didattiche dei nostri Istituti a cui stiamo offrendo la nostra totale disponibilità, per trovare nuovi spazi e soluzioni per garantire il mantenimento di tutti i servizi necessari, in particolare del tempo pieno".

I prossimi passi

Il prossimo appuntamento sarà martedì 7 luglio 2020 quando Micheli, l'assessore delegato alla Scuola Gianluca Poldi e i tecnici del Comune incontreranno la dirigente dell'Istituto Sabin di Milano 2 per una riunione operativa che segue quelle con le direzioni degli istituti Schweitzer e Galbusera che si sono svolte nei giorni scorsi. "Non è pensabile che il Governo lasci ai Comuni, alle singole scuole e alle famiglie la responsabilità della gestione anche finanziaria di questa partita così difficile e delicata - ha concluso il primo cittadino - Se dovesse essere necessario ci rivolgeremo ad Anci per chiedere un confronto con il ministro Lucia Azzolina. L'organico delle scuole tra personale docente e Ata deve assolutamente essere implementato: aspettiamo le 50mila persone in più promesse e la ridistribuzione dello stanziamento da un miliardo di euro. Invito i genitori, giustamente preoccupati, ad avere fiducia di chi sta lavorando con grande impegno e professionalità alla tutela del diritto allo studio e del benessere dei nostri bambini e ragazzi nonostante le condizioni estreme, caotiche e precarie che dobbiamo affrontare".

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