Cinisello: il neosindaco Ghilardi cameriere per una sera

Grambiule, guanti e pentolone per servire ai parrocchiani della Pio X la cena

Cinisello: il neosindaco Ghilardi cameriere per una sera
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Il neosindaco Giacomo Ghilardi aveva promesso di essere un sindaco a servizio di tutti. Detto fatto.

Cameriere per una sera

Il neo sindaco della Lega a Cinisello Balsamo, Giacomo Ghilardi, si è prestato per una sera ad indossare i panni, o meglio, il grembiule, da cameriere per servire le decine di parrocchiani di San Pio X.

Ghilardi è cattolico praticante, e frequenta l'oratorio di S. Ambrogio, e ha una sensibilità verso tutte le parrocchie del territorio. Sembra che la campagna elettorale per Ghirlardi non sia ancora finita: occorre convincere gli astenuti e i cinisellesi di sinistra che la città è in buone mani, e confermare la scelta di chi l'ha votato nel ballottaggio. D'altronde Ghilardi aveva detto che, se eletto, avrebbe continuato a stare tra le vie della città, in mezzo ai cittadini per raccogliere problemi e richieste e comprendere le reali esigenze della città.

La lettera ai cinisellesi

Il 27 giugno Giacomo Ghirlardi ha scritto una lettera ai cinisellesi, un messaggio di saluto: "Carissimi concittadini, comincia da oggi una nuova esperienza per la nostra città. Un nuovo corso basato sul dialogo e sul coinvolgimento dei cittadini. Vogliamo lavorare intensamente per restituirvi una città più sicura, più vivibile e più leggera, riducendo la distanza tra l'amministrazione comunale e i cittadini di Cinisello Balsamo. Sarà nostra priorità valorizzare le realtà già presenti sul territorio per creare INSIEME una nuova stagione di crescita e sviluppo armonico della città.
Grazie per la fiducia, non vi deluderemo!
Il sindaco,
Giacomo Ghilardi"

Non sorprende quindi che Ghilardi si sia infilato il grembiule. Un gesto, questo, che gli è valso la simpatia di centinaia di cinisellesi che hanno scritto sul suo profilo Facebook. elogiando la sua umiltà.

Intanto il Pd ritorna all'attacco criticando duramente la scelta di Ghilardi di convocare il primo consiglio comunale per il 14 luglio, una data, per la sinistra, strumentale e provocatoria, in quanto ricorda la presa della Bastiglia.

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