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Cinema e spettacoli: per la ripartenza la Lombardia pensa al Drive-In

Il progetto pilota potrebbe essere al Vittoriale, la casa-museo di Gabriele D'Annunzio.

Cinema e spettacoli: per la ripartenza la Lombardia pensa al Drive-In
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Cinema e spettacoli: per la ripartenza la Lombardia pensa al Drive-In. Il progetto pilota lo scenario potrebbe essere quello del Vittoriale.

Cinema e spettacoli: per la ripartenza la Lombardia pensa al Drive-In

Sono settimane oramai che anche la macchina del cinema e degli spettacoli si è fermata a causa del Coronavirus. Adesso che la curva dei contagi sembra lentamente arrestarsi e che inizia a essere più chiara la gestione della cosiddetta Fase 2, la Lombardia pensa a far ripartire anche l’industria dello spettacolo.

Allo studio ci sarebbe appunto l’idea dell’intrattenimento da gustare con la formula del Drive-In. Lo ha confermato l’assessore regionale allo Sport e ai Giovani, Martina Cambiaghi: “All’interno delle riflessioni sulla ‘Fase2’, che la Lombardia ha ribattezzato ‘ritorno alla nuova normalita”, ho proposto di incentivare i drive-in per i cinema e per altre manifestazioni come i concerti”.

Progetto pilota al Vittoriale

“Nella nostra programmazione annuale avevamo gia’ previsto la creazione di drive-in – ha aggiunto l’assessore all’Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli – uno strumento di per se’ affascinante che oggi assume una dimensione ancora piu’ attuale perche’ permette di fruire in grande sicurezza dell’arte cinematografica”.
Per il progetto pilota lo scenario sara’ degno delle grandi occasioni, il Vittoriale degli Italiani, la casa-museo di Gabriele D’Annunzio, diretta dal professor Giordano Bruno Guerri che accoglie con entusiasmo la proposta.

“Fin da quando, l’anno scorso, con l’assessore Galli abbiamo incominciato a progettare la pavimentazione dell’Anfiteatro anche come cinema all’aperto – sottolinea Guerri – la sciagura del Coronavirus ha accelerato il progetto, adattandolo al parcheggio del Vittoriale capace di ospitare un drive-in da 50-60 posti auto per oltre un centinaio di spettatori.
D’Annunzio, che fra i primi si fece costruire un cinema privato in casa, sarebbe felice, come me, di dare questo segno di vitalita’ e di ripresa della gioia di vivere”.

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