Ceme, rottura nelle trattative

"Ceme non può che rimanere esterrefatta di fronte alla lettera ricevuta in data odierna (lunedì, ndr) da parte delle associazioni sindacali FIM-CISL e FIOM-CGIL, con la quale viene comunicato l’annullamento dell’incontro sindacale già fissato per domani e che costituisce una vera e propria immotivata rottura del tavolo delle trattative".
Con queste parole l'azienda nella serata di lunedì ha diffuso un comunicato riguardante il braccio di ferro sul licenziamento di 97 persone e la chiusura del sito di Carugate.
Dopo l'incontro di settimana scorsa presso il ministero dello Sviluppo economico e il vertice in Assolombarda a Monza di giovedì, da qualche dichiarazione poteva trasparire uno spiraglio nelle trattative. Invece l'inaspettato forfait per il faccia a faccia di oggi sembra far tornare i nuvoloni. Le parole usate dall'azienda sono durissime.
"Si tratta dell’ennesima riprova di un atteggiamento pretestuoso da parte dei sindacati che, contrariamente alla loro missione di tutela del lavoro, si ancorano a posizioni meramente politiche e, purtroppo, dannose per gli stessi lavoratori loro iscritti - prosegue il comunicato - L’azienda ha infatti presentato, nel corso dell’ultimo incontro sindacale, un articolato pacchetto di misure in grado di garantire concretamente un’occupazione a circa 50 lavoratori dello stabilimento di Carugate, oltre a chiari meccanismi di supporto per il reimpiego dei restanti 35 in aggiunta a dei "ragionati" e congrui incentivi economici".
Intanto oggi, martedì, il sindaco Luca Maggioni, accompagnato dal questore della Camera Stefano Dambruoso, incontrerà la viceminisrtra del Mise Teresa Bellanova, per discutere della questione.