Cavenago si stringe per l'ultimo saluto a Paolo Bellazzi
Il commosso addio al 48enne scomparso mentre scendeva dalla Grignetta insieme all'amico e collega Cristian Mauri
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La comunità di Cavenago, quella che l’ha visto crescere, la famiglia che l’ha sempre amato e sostenuto, gli amici più cari che gli sono sempre stati vicino, i colleghi con cui ha condiviso l’esperienza lavorativa, i compagni di pedalata con cui usciva ogni settimana e quelli con cui amava camminare in montagna. Come riportano i nostri colleghi di Prima Monza, non mancava nessuno nel pomeriggio di oggi, sabato 15 febbraio, nella chiesa parrocchiale cittadina per l’ultimo saluto a Paolo Bellazzi, l’uomo di 48 anni scomparso sulla Grignetta insieme al suo amico e collega di lavoro Cristian Mauri (il cui funerale si é tenuto nella mattinata di oggi al centro sportivo di Vimercate in forma civile).
Cavenago si stringe per l'ultimo saluto a Paolo Bellazzi
L’uomo, in passato aveva abitato anche a Masate, è stato ricordato con delle belle parole nel corso dell’omelia da don Gianni Mariani, che ha officiato la cerimonia:
Non siamo fatti per la morte e per la tristezza, ma per la felicità e in quella felicità ci ritroveremo tutti. Il nostro fratello Paolo é morto prematuramente lasciando un vuoto in tutti noi. Ora sentiamo tutti la sua mancanza. Paolo aveva però la passione per le cose belle, come per la montagna. Una passione che ci accomuna. Paolo conosceva la fatica che si prova per arrivare in vetta. Conosceva anche la gioia del raggiungere la cima e quella del riposo. Anche se ora il dolore per questa scomparsa é ancora vivo tra noi, dobbiamo sapere che ci ritroveremo tutti un giorno nella felicità. Perché non siamo stati fatti per la morte e la tristezza. Ma per la gioia e la felicità.
I ricordi degli amici
Al termine della funzione sono diversi i ricordi che sono stati letti da amici e cari, come ad esempio quello dei compagni di bicicletta della Sco Cavenago:
“Paolo siamo soli senza di te. Purtroppo ti abbiamo conosciuto poco, perché non era da molto che eri entrato nel nostro gruppo, ma abbiamo amato la tua grande voglia di unirti a noi. Ora siamo qui e abbiamo la faccia piena di lacrime, il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te”.
"Venivamo da te con i problemi, andavamo via con le soluzioni"
Toccante infine il ricordo dei colleghi:
Caro Paolo siamo tutti qui anche da te, dopo aver salutato Cristian questa mattina con le stesse felpe blu dell’azienda in cui hai fatto la differenza. Ai giornali abbiamo detto che la tua scrivania era quella dove arrivavamo tutti per risolvere i problemi e da quella scrivania andavamo via tutti con delle soluzioni. Hai gestito il tuo incarico in maniera sempre costruttiva, alzando la voce solo quando necessario. Abbiamo letto tanti ricordi su di te e abbiamo così riassunto con queste parole ciò che tu eri: garbato, discreto, gentile, ironico. Aggettivi che su di te calzano a pennello. Eri uno che ha sempre fatto la differenza. In tutte le cose piccole e grandi che ti rappresentano sentiremo la tua mancanza. Ciao Paolo.
L’uscita della salma dalla chiesa é stata accompagnata dal canto alpino “Signore delle cime” e dalla folla di amici, cari e conoscenti che si sono stretti attorno alla famiglia del 48enne, accompagnandolo così nella sua ultima scalata verso il Paradiso.