Cavalierato alla giornalista ex "cognata" di un foreign fighter di Cologno Monzese, polemica di Giorgia Meloni
La sorella della scrittrice siriana, che vive ad Ancona e che riceverà l'onorificenza in occasione della Festa della Repubblica, è stata fidanzata di Ammar Bacha, poi partito per combattere in Siria.
Asmae Dachan, giornalista e poetessa di origini siriane, contestata in quanto ex "cognata"di un foreign fighter di Cologno Monzese. O meglio, a essere contestato è il titolo di Cavaliere dell'ordine al merito conferitole a fine dicembre dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il quale domani 2 giugno 2019, Festa della Repubblica, consegnerà l'attestato direttamente nelle sue mani.
Ex "cognata" di un foreign fighter
Asmae Dachan vive ad Ancona ed è la figlia di Nour Dachan, medico e imam locale. Ha conosciuto i foreign fighter di Cologno Monzese. Tra questi Haisam Sakhanh, detto Abù Omar, capo e reclutatore del gruppo, che oggi sta scontando un ergastolo in Svezia (appare in un filmato diffuso dal New York Times mentre freddava alcuni prigionieri dell'esercito regolare siriano). Ha frequentato anche un altro membro attivo dei siriani colognesi, andato a combattere in Siria, Ammar Bacha, che è stato in passato fidanzato di una sua sorella.
La polemica di Giorgia Meloni
Materiale sufficiente (insieme ad alcune sue prese di posizione), secondo la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, per chiedere a Mattarella un ripensamento. "Il conferimento dell’onorificenza sarebbe non solo un grave errore, ma anche un clamoroso sfregio alle donne e alle conseguite libertà delle donne - ha dichiarato - Questi meriti valgono per il Cavalierato in un Califfato Jihadista, non nella Repubblica italiana".
Asmae Dachan
La giornalista riceverà l’onoreficenza per i suoi reportage in Siria, dai campi profughi e da città colpite da atti di di terrorismo e per il suo forte impegno per la pace, l’integrazione tra i popoli e il dialogo interreligioso.
Avvenire
In suo favore si è invece schierato Avvenire, quotidiano della Cei, con il quale Dachan collabora (oltre che con numerose altre testate). "Nei suoi articoli e reportage (insigniti di numerosi riconoscimenti, tra i quali il Premio per la pace e l’amicizia fra i popoli nel 2018) Dachan lascia sempre uno spiraglio di incontro tra persone - si legge - Chi li ha letti difficilmente può accusare l’autrice di vicinanza agli integralisti islamici".