Cassina trovata una stalla per le mucche di Cascina Moretti

Per trasferire i 70 bovini sono stati utilizzati due autoarticolati. Impegnati gli uomini del Nucleo Guardie zoofile e dei carabinieri forestali

Cassina trovata una stalla per le mucche di Cascina Moretti
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Cassina trovata una stalla per le mucche di Cascina Moretti. Le operazioni per trasferire gli animali in una struttura idonea sono state effettuate sabato 22 giugno 2019.

Cassina trovata una stalla per le mucche dei Cassi

A due mesi esatti dal primo accertamento delle Guardie Zoofile del nucleo provinciale Enpa di Milano ha trovato una solzione il caso della mandria di 70 mucche poste sotto sequestro per maltrattamenti. I bovini si trovavano a Cassina Dè Pecchi a Cascina Moretti. Ora è stata trovata una struttura idoena a garantire il benerssere degli animali. Le operazioni sono iniziate alla prime ore del giorno e hanno visto in azione oltre agli agentri del Nucleo guardie zoofile anche i carabinieri forestali, i militari della stazione di Cassina, veterinari di Ats, liberi professionisti e personale ausiliario. Per trasposrtare la mandria, che è stata trasferita in un Comune del Lodigiano, sono stati impiegati due autorticolati adibiti al trasporto animali.

Un lavoro durato due mesi

"La vicenda che ha coinvolto questi bovini ci ha visti impegnati per circa due mesi insieme ai carabinieri forestali e della territoriale coordinati dal Pm Sara Arduini, un lavoro complesso che aveva come obiettivo primario la tutela degli animali sotto sequestro - ha spiegato il Capo Nucleo delle Guardie zoofile Ermano Giudici - Ovviamente oltre a essere impegnati sul fronte della tutela del benessere degli animali carabinieri forestali e Guardie zoofile operano in stretto contatto con la Procura, nello svolgimento necessario per l'accertamento delle diverse responsabilità".

Al centro di una battaglia legale

I 70 bovini trasferiti questa mattina si erano trovati loro malgrado al centro di una disputa tra i loro proprietari e l'azienda che aveva acquistato il fondo su cui sorge la masseria nella cui stalla erano ospitati gli animali. Una contesa durata anni, che si è conclusa solo giovedì con lo sfratto esecutivo e l'allontanamento di Mariangela e Battista Cassi e della loro anziana madre dalla struttura. A deteriminare la situazione in cui si erano trovati i bovini era stato uno sfratto parziale, in marzo, che aveva portato l'azienda che ha acquisito il fondo a entrare in possesso della stalla dove erano ricoverate le vacche che, a quel punto era state affidate a un custode. A portare al sequestro degli animali era stata, invece, una denuncia per maltrattamenti, presentata dalla famiglia Cassi, proprietaria dei bovini.  La contesa e il peggioramento delle condizioni degli animali aveva quindi fatto scattare il 25 aprile 2019 il sequestro dell'intera mandria con il Nucleo guardie zoofile Enpa di Milano i carabinieri forestali e quelli della stazione che avevano iniziato a mettere in atto una serie di attività per migliorare le condiziooni di vita degli animali.

Affidate al sindaco

In questa fase la mandria era stata affidata in custodia giudiziaria al sindaco che era stato affiancato dai veterinari di Ats Martesana. Un onere che era toccato prima a Massimo Mandelli che aveva affidato la gestione degli animali alla stessa famiglia Cassi e, dopo il voto del 26 maggio, alla neo eletta Elisa Balconi. Una situazione paradossale sottolineata dallo stesso Mandelli che avava spiegato di recarsi ogni giorno ad accertarsi delle condizioni degli animali e da Balconi che aveva sottolineato che quando si è laureata in psicologia non si sarebbe mai aspettata di dover fare l'allevatrice di bovini. Ora, con il trasferimento della mandria, la vicenda dovrebbe essere definitivamente chiusa.

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Sequestrate dai carabinieri le mucche di Cassina de' Pecchi FOTO

 

 

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