Caso Asfalti Brianza, parla Arpa: ecco cosa abbiamo fatto
L'Agenzia regionale ha fatto il punto della situazione.
Nuova voce nella vicenda Asfalti Brianza. A parlare questa volta è Arpa Lombardia, che alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi ha voluto riepilogare quanto fatto
Asfalti Brianza, il tavolo in Prefettura
“L’insieme dei dati raccolti non ha messo in evidenza alcuna anomalia sulla qualità dell’aria, ovvero per gli inquinanti che è stato richiesto di monitorare”. È questo il risultato delle attività condotte da Arpa dal 18 dicembre 2019 al 16 giugno 2020, in attuazione del piano di lavoro ATS-Arpa approvato dalla Prefettura di Monza nel tavolo tecnico del 11 dicembre 2019. L’obiettivo era quello di effettuare, come richiesto dalla Prefettura di Monza, una verifica sulla salubrità dell’aria nella zona circostante l’insediamento dell’azienda Asfalti Brianza.
L’esito del monitoraggio della qualità dell’aria è stato presentato all’incontro del tavolo prefettizio, tenutosi presso la Prefettura di Monza il 04 agosto scorso. Si evidenzia che i dati risultano allineati a quelli rilevati durante la campagna di monitoraggio svolta in viale Libertà a Monza tra il 2017 e il 2018 - in un periodo di piena operatività dell’impianto - su richiesta dell’amministrazione comunale: (https://www.arpalombardia.it/qariafiles/RelazioniMM/RMM_Monza_20180219.pdf).
I risultati sono ora all’esame dell’ATS di Lecco e della Brianza per le valutazioni in merito alla salubrità dell’Aria.
Le attività di controllo sulle emissioni in atmosfera
Gli esiti delle rilevazioni a camino (punto di emissione dell’impianto), condotte per verificare il rispetto dei limiti imposti dall’Autorizzazione vigente dell’impianto, sono stati inviati alle Autorità Competenti. Il campionamento in continuo dell’emissione effettuato dal 3 al 30 giugno 2020, oltre ad avere lo scopo di verificare il rispetto dei limiti, ha permesso di monitorare in maniera ininterrotta i periodi di funzionamento dell’impianto, anche correlabili alle segnalazioni pervenute in quei giorni. Sulla base delle attività compiute da Arpa e delle criticità rilevate, le Autorità competenti hanno assunto provvedimenti conseguenti nei confronti di Asfalti Brianza, come l’attuale sospensione dell’attività di produzione del conglomerato bituminoso.
Il contributo alla Provincia di MB per la revisione dell’autorizzazione
Su richiesta della Provincia di Monza, nell’ambito della Conferenza di servizi del 8 luglio 2020, Arpa ha prodotto la proposta di allegato tecnico – emissioni – per il nuovo regime autorizzativo. L’Agenzia ha puntualmente e dettagliatamente perimetrato e rappresentato alle Autorità competenti i diversi vincoli che, da un punto di vista tecnico e normativo, dovranno essere oggetto delle prescrizioni autorizzative, con particolare riferimento alle emissioni in atmosfera e alle molestie olfattive. Per questo ultimo aspetto, la proposta tecnica di Arpa contempla valori limiti e procedure particolarmente stringenti. La Conferenza è stata aggiornata dalla Provincia al mese di settembre per consentire alla ditta la produzione della documentazione richiesta.
Le attività di ricognizione delle molestie olfattive
Prosegue, nel contempo, il lavoro per la mappatura delle molestie olfattive percepite intrapreso con la regia del Comune di Concorezzo.
Lo scorso 3 luglio, l’Agenzia ha fornito alle Amministrazioni dei Comuni di Concorezzo, Monza, Agrate e Brugherio l’applicativo MOLF, che consente la raccolta sistematica delle segnalazioni inoltrate dai cittadini attraverso device quali smartphone, tablet ecc.
Come già avvenuto nel corso degli anni a partire dal 2017, quindi, è stata riproposta l’applicazione puntuale delle azioni previste dalla DGR 3018/12, al momento unico strumento normativo in Regione Lombardia a disposizione dei Comuni per la gestione dei fenomeni di molestia olfattiva.
Le risorse messe in campo dall’Agenzia
Le attività di Arpa hanno visto l’impegno significativo di 11 persone tra tecnici e dirigenti, 1896 ore di campionamento per il monitoraggio della qualità dell’aria, 672 ore di campionamento all’emissione, 18 sopralluoghi in azienda, 113.068 dati acquisiti di COVT (composti organici volatici totali) e 120.960 dati di concentrazioni di inquinanti “gassosi” (CO, NOx, SO2, CH4), oltre a quelli per la caratterizzazione fluidodinamica dell’emissione.