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Casi di tubercolosi a Carugate, cinquanta persone in profilassi

Il sindaco Luca Maggioni, che ha chiesto informazioni ad Ats, rassicura: "Nessun pericolo per la cittadinanza"

Casi di tubercolosi a Carugate, cinquanta persone in profilassi
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Casi di tubercolosi a Carugate, cinquanta persone in profilassi. Il sindaco Luca Maggioni, che ha chiesto informazioni ad Ats, rassicura: "Nessun pericolo per la cittadinanza".

Casi di tubercolosi a Carugate

Ai primi due casi emersi sul finire dello scorso anno se ne sarebbero aggiunti altri quattro, tra gennaio e febbraio, quando era già partita l'emergenza Covid. Sei carugatesi (tutti giovanissimi, con età compresa tra 19 e 25 anni) sono ora sotto cura antibiotica, che dovrebbe durare in tutto sei mesi. Monitorati anche gli amici e i familiari dei positivi, che - ha specificato il primo cittadino - "non sono contagiosi". I sei positivi (la Tbc è stata riscontrata a seguito di lastre, dopo che accusavano tosse continua) "sono ora seguiti, curati e sotto controllo - ha aggiunto il sindaco - Resta ora da capire quale legame ci sia stato tra loro". I quattro ultimi casi in ordine di tempo sono amici. I primi due giovani affetti da Tbc, invece, pare che non abbiano avuto contatti diretti tra loro.

Maggioni ha già preso contatto con Ats. E tornerà a farlo oggi pomeriggio, martedì 16 giugno 2020.

Qui il messaggio diffuso stasera, martedì:

"Certo che a fare il sindaco di Carugate di questi tempi non ci si annoia proprio mai", ha esordito il primo cittadino, per poi ripercorrere la vicenda alla luce anche del colloquio telefonico avuto con Marino Faccini, direttore dell'Unità operativa complessa Malattie infettive dell'Ats Città di Milano. "A fine 2019 ci sono stati due casi di Tbc, si tratta di giovani che non hanno mai avuto alcun tipo di contatto tra loro - ha spiegato - Tra gennaio e gli inizi di febbraio sono stati poi riscontrati altri quattro casi". Anche loro giovani, sono amici. "Ats si è subito mobilitata, sono stati sottoposti immediatamente a cure antibiotiche - ha aggiunto Maggioni - E a distanza di due settimane la possibilità di contagio svanisce. Ma Ats non si è limitata a queste sei persone".

Ats ha interpellato poi una cinquantina di persone

Tra amici e parenti sono state una cinquantina le persone sottoposte a controlli. E dieci di queste sono risultate positive alla tubercolosi. "Questo però non vuol dire che siano malati, né contagiosi - ha rassicurato il sindaco - Hanno iniziato la profilassi di sei mesi, una terapia per fare in modo che la malattia non possa manifestarsi. Questo batterio può essere stato preso anche anni fa: ci può volere anche molto tempo, infatti, prima che la Tbc si manifesti. Difficile dire come abbiano contratto la malattia. Questo sarà compito delle autorità sanitarie. A tutti noi interessa che non ci sia alcun pericolo di contagio per la popolazione carugatese. E mi è stato ribadito dai medici".

Il sindaco, poi, alla luce delle risposte arrivate da Ats, non emetterà provvedimenti. "Non è necessario - ha concluso - Per questo voglio tranquillizzarvi e rassicurarvi: non esiste alcun parallelismo tra la Tbc e il Coronavirus. Non ci sono relazioni, sono due malattie ben diverse. La tubercolosi sappiamo bene come curarla. Non facciamoci paranoie e strani pensieri. Rimaniamo sereni".

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